Lavoro in Liguria: più assunzioni, ma anche tanto precariato

Nel primo semestre del 2022 le assunzioni da lavoro dipendente in Liguria sono state 118.800, il livello più alto dal 2014.
Il risultato emerge dalle elaborazioni dell’Ufficio Economico Cgil Genova e Liguria sui dati Inps dell’Osservatorio sul precariato nella nostra regione. Un dato in apparenza positivo, ma solo il 12% delle nuove assunzioni è a tempo indeterminato, percentuale che arriva al 17% se si include anche l’apprendistato. I rapporti precari rappresentano dunque ben l’83% del totale. Altri dati: i contratti part-time sono il 36% del totale, quelli stagionali il 17,7%. Il 57% delle assunzioni riguarda il genere maschile e il 40% dei nuovi contratti è stato stipulato nei seguenti settori: commercio, trasporto e magazzinaggio, alloggio e ristorazione. È infine da ricondurre alla ripresa della vita sociale dopo la fine del lockdown il dato che vede aumentare di quasi il 60% le assunzioni nelle attività di intrattenimento, divertimento e artistiche.
«Non ci si può lasciare andare a facili ottimismi», commenta Maurizio Calà, segretario generale di Cgil Liguria, riferendosi da un lato all’aumento dei contratti e dall’altro all’alta incidenza del precariato. Di tutt’altro avviso è il presidente della Regione Giovanni Toti, che parla di «un processo di crescita importante per la nostra regione, sia dal punto di vista occupazionale che economico». L’assessore regionale al lavoro Gianni Berrino sottolinea infine che nel secondo trimestre del 2022, la percentuale dei contratti a tempo indeterminato è salita al 13,7%, mentre lo scorso anno era il 12,7%.