Legambiente: “Per la Fara un utilizzo che possa creare lavoro”

Legambiente: “Per la Fara un utilizzo che possa creare lavoro”
La Colonia Fara non trova compratori

L’associazione torna a fare proposte sull’edificio di Chiavari: “Un albergo, un centro ricerca, una clinica di qualità, purché ci si sappia intergrare con l’area Preli e l’ex cantiere navale”.

Negli scorsi anni aveva attivamente combattuto, sul fronte legale, con il proprio ricorso, contro la vendita della Colonia Fara. Oggi, l’alienazione, da parte del Comune, continua ad essere in agenda ma, dopo l’affondamento dell’affare con la Centro Arte srl, non si trovano compratori a prezzo adeguato ed allora Legambiente presente la proprie proposte sull’utilizzo della struttura, chiedendo di rivedere in maniera sostanziale il progetto esistente ma anche di integrarlo con quello dell’ex cantiere navale: “La nostra proposta – dice Massimo Maugeri – è quella di aprire ad un uso della colonia che costruisca opportunità di lavoro. Per questo proponiamo che sull’area Preli si acceleri la procedura progettuale, in modo tale che successivamente all’approvazione del nuovo progetto “Preli” si possa individuare un corretto uso della Colonia privilegiando per la stessa opere che siano fonte di lavoro per i chiavaresi. Quando parliamo di lavoro non intendiamo solo ” il muratore”, prosegue Maugeri: “Ci piacerebbe un albergo, una clinica di qualità, una struttura di eccellenza per la formazione, un centro di ricerca sui cambiamenti climatici e sulle questioni ambientali (terra acqua suolo)”.