L’ombra della ‘ndrangheta su episodi del passato

L’ombra della ‘ndrangheta su episodi del passato
La polizia a Lavagna il 20 giugno 2016

L’indagine di Lavagna mette in luce traffico di droga e prestito ad usura per cifre da capogiro. Gli inquirenti sospettano che anche un delitto irrisolto possa essere legato all’ascesa della criminalità organizzata.

L’evoluzione dell’inchiesta sulla presenza della malavita a Lavagna sembra richiamare in causa episodi del passato. Secondo quanto riferisce “Il Secolo XIX” questa mattina, infatti, la Procura della Repubblica di Genova e gli inquirenti starebbero valutando il possibile ruolo della ‘ndrangheta locale nel delitto irrisolto di Renzo Rapallini, allibratore di scommesse clandestine, ucciso a colpi di pistola nel 1993, a Chiavari. Poteva essere il momento in cui la cosca locale si insediava in alcune attività criminose, tra cui il gioco. Dall’ultimo filone dell’indagine, emerge che, secondo gli inquirenti, Francesco Antonio Rodà e l’amico albanese Alfred Remili si occupavano di spaccio di droga, in particolare cocaina, mentre Paolo Paltrinieri avrebbe collaborato con i Rodà nell’attività di prestito ad usura, conclusa, talvolta, con l’intestazione a prezzi fuori mercato di beni immobiliari dei ricattati. A Paltrinieri sono stati sequestrati un appartamento sulla Baia del Silenzio, a Sestri Levante, due sale slot a Lavagna e Sestri e una sala scommesse a Lavagna, in piazza della Libertà.