L’ultimo grande e commosso addio a Roberto Pettinaroli

cerimonia addio a Pettinaroli

Un commosso addio al giornalista Roberto Pettinaroli è stato dato in una sala gremita della Società Economica di Chiavari, tanto che molte persone sono rimaste fiuori ma hanno potuto seguire la cerimonia laica grazie ad un maxischermo.

Ad abbracciare la famiglia molti amici e colleghi, il mondo del giornalismo, della cultura, della politica e della società civile tutta. Toccanti i ricordi dei fratelli e delle nipoti. Ad aprire la cermonia la musica con i maestri Canzio Bucciarelli e Giulio Glavina. Ad introdurre i vari interventi, e a ricordare Pettinaroli, 62 anni, giornalista de Il Secolo XIX, per 16 anni responsabile della redazione del Levante, è stato Franco Cavagnaro vice presidente della Società Economica che ne ha tracciato un ricordo. Ed è subito seguito il ricordo del presidente, Francesco Bruzzo, quello della deputata Valentina Ghio. E poi il collega de Il Secolo XIX Andrea Plebe, Darlene Perna, direttrice della casa circondariale di Chiavari, realtà con la quale Pettinaroli aveva avviato un importante progetto, che ha letto alcuni messaggi dei detenuti. E ancora, Mino Ronzitti, presidente dell’Istituto Ligure di Storia della Resistenza. E poi toccanti gli interventi dei fratelli Bruno e Sergio e delle nipoti Emanuela Castello e Maria Silvia Vaccarezza, così come quello dell’amica di famiglia Camilla Zenezini. Tutti si sono stretti alla moglie Arianna e alla figlia Erika. Amici, parenti, colleghi, tutti lo ricordano come una perona libera, altruista, che metteva al primo posto le persone, che aveva ricevuto tanto dalla vita e voleva ricambiare. Uomo di cultura, ironico, sempre disponibile verso il prossimo, e che ha amato moltissimo il suo lavoro e il territorio cui ha dato voce.