Magliette solidali alla scuola media Descalzo di Sestri Levante

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La scuola veicola, la scuola promuove, la scuola si occupa. Soprattutto ascolta, nelle aule che abita, la richiesta di aiuto dei propri ragazzi. Tenendo conto che proprio qui, tra i tanti banchi occupati al mattino, si manifestano sempre più tra i giovanissimi segnali di disagio, di sopraffazioni, di non accettazione reciproca, di fenomeni oppositivi, è evidente che tocca alla nostra comunità educante ad essere sempre in prima linea a gestire e sostenere il benessere delle nuove generazioni.
Quest’anno, per l’avvio delle iniziative legate all’Educazione Civica, la Scuola Media Descalzo di Sestri Levante ha focalizzato la propria attenzione sulla tematica relativa all’importanza dello stare bene interiore degli adolescenti, in un’ottica di co-costruzione di una società più accogliente, in ascolto e inclusiva. Secondo il taglio trasversale che richiede la didattica dell’Educazione Civica, in una dimensione solidaristica verso il nostro territorio, i ragazzi sono stati sensibilizzati circa l’importanza dello sviluppo di una intelligenza emotiva, del volontariato, del vivere secondo comportamenti rispettosi. In una fase attuale in cui l’intelligenza artificiale si sta facendo strada è bene tenere viva, accanto a essa, l’intelligenza del cuore. E così, alcuni esperti sono stati invitati a parlare in un dibattito aperto a tutte le 18 classi della scuola. Una pioggia di domande dei ragazzi sono arrivate cariche di consapevolezza ai relatori dell’incontro dal titolo “Ciao, come stai?-L’intelligenza emotiva al tempo della intelligenza artificiale”. Grazie alla collaborazione con il professor Luca Oneto, docente di intelligenza artificiale all’Università di Genova e con le dottoresse Lucia Sciarretta e Thea Giacomini, rispettivamente psicologa e neuropsichiatra infantile dell’Ospedale Gaslini di Genova, si è aperto uno spazio di interazioni fertili e coraggiose in cui gli studenti hanno parlato per più di due ore di fragilità e di emozioni che attraversano la loro vita. Tanti gli interrogativi relativi all’ansia, alla paura, alla rabbia e alle strategie per contrastarle o gestirle. Ma è il timore del giudizio a farla da padrone, un giudizio che blocca e talvolta non li fa respirare. I più giovani hanno ancora una volta insegnato il significato delle parole sincerità e spontaneità. Non è come nei social, qui non c’erano filtri. L’incontro è sfociato così in una partecipazione incredibile, essendo forti di un percorso educativo già iniziato in aula con i loro professori le settimane precedenti, tramite dibattiti, confronti e testi scritti. Il 20 dicembre i ragazzi porteranno a termine il percorso quando, con più di 400 t-shirt preparate da loro, recanti una riflessione personale sul benessere giovanile, in maniera casuale e dietro un’offerta personale, si scambieranno le magliette: ognuno indosserà una frase augurale ideata da un compagno e, tutti assieme, contribuiranno ad acquistare per l’Ospedale Gaslini strumenti necessari a laboratori creativi stabili di arteterapia e musicoterapia per l’accoglienza dei piccoli pazienti, in modo da poter creare per loro “spazi di leggerezza e colore” durante i periodi di permanenza in ospedale. Questo progetto, ideato dalle professoresse Stefania Verduci e Chiara Costa, ma attuato con la dedizione di tutti i docenti, ha reso ancor più coscienti gli operatori della scuola che procedere in questa direzione è l’unica via possibile.