Manifestazioni di Natale, “bene ma a patto che siano promosse”

Franco Orio, presidente di Portofino Coast
Franco Orio, presidente di Portofino Coast
Franco Orio, presidente di Portofino Coast

Franco Orio dopo le polemiche sulle spese di Rapallo: “La coperta, al giorno d’oggi, è corta. Le manifestazioni possono essere molto utili, ma vanno programmate e veicolate per tempo”.

Riportiamo l’intervento che Franco Orio, presidente del consorzio Portofino Coast, ha tenuto, questa mattina, durante il nostro programma RadioAzione.

Il Natale si sta avvicinando e in questi giorni si parla molto, non senza note talvolta polemiche, delle iniziative che alcuni Comuni del comprensorio stanno mettendo in campo per l’occasione. Ritiene che promuovere un programma di eventi , investendo risorse anche ingenti , possa essere utile ad incentivare il turismo in questo periodo dell’anno?

«Le festività Natalizie rappresentano certamente un momento interessante per il turismo, anche se spesso purtroppo sono solo una breve parentesi che interrompe il lungo letargo invernale. E in quest’ottica le iniziative collegate al Natale che si stanno sviluppando nel comprensorio devono essere accolte con favore, perché contribuiranno a rendere più attraenti le nostre località, sia per i Residenti che per gli Ospiti. Le polemiche che da più parti si sono sollevate, in particolare relativamente all’iniziativa promossa dal Comune di Rapallo, che con un investimento abbastanza importante sta portando avanti un progetto ampio e ambizioso sul Natale, sono un po’ il frutto di quel clima avvelenato che ormai purtroppo caratterizza qualsiasi manifestazione della vita pubblica dalle nostre parti. Personalmente ritengo che, in un momento di ristrettezze economiche come quello che stiamo vivendo, certamente per ognuno di noi le priorità possono essere diverse. Comunque la vediamo la coperta è sempre troppo corta ed è quasi impossibile accontentare tutti. Investire però su iniziative che in qualche modo possono aiutare il turismo e il commercio, che ricordiamo sono due settori portanti dell’economia locale, non può essere considerato un fatto negativo, anzi».

Secondo lei cosa bisognerebbe fare per rendere più efficaci queste iniziative, in modo da trarne il massimo beneficio anche in termini di ritorni turistici e commerciali?

«Su questo punto ci sarebbero alcune importanti osservazioni da fare e il discorso sarebbe lungo e complesso. Mi limiterò quindi all’essenziale. In primo luogo , nonostante le buone intenzioni che a parole sono state manifestate anche recentemente da parte degli Amministratori dei nostri Comuni, ognuno sembra stia continuando a ragionare autonomamente. L’aspettativa di una politica turistica comprensoriale, di cui si è tanto parlato ultimamente, è ancora una volta disattesa a dimostrazione del fatto che la strada per arrivare ad una vera programmazione territoriale è ancora lunga. Secondariamente bisognerebbe lavorare un po’ meglio sulle tempistiche, in quanto qualsiasi evento, per poter contare su ritorni importanti che possano superare i confini locali e attrarre pubblico anche da fuori zona, dovrebbe essere programmato con largo anticipo, mediante un’attenta analisi dei bisogni del target di riferimento e promosso per tempo nei canali adeguati, puntando sulle peculiarità che possono renderlo unico. In particolare l’aspetto promozionale, soprattutto quello verso l’estero, viene talvolta sottovalutato, mentre invece è di primaria importanza. In questo senso sarebbe auspicabile una collaborazione più ampia tra le varie categorie a livello comprensoriale , che coinvolgesse direttamente gli operatori del turismo anche nella fase progettuale di queste iniziative, permettendo di attingere alle diverse competenze ed esperienze presenti sul territorio.