Mucca cabannina, l’assessore Mai tranquillizza gli allevatori: “Fondi in arrivo”

Giovanni Boitano
Giovanni Boitano
Giovanni Boitano con le mucche cabannine

Dopo la contestazione dello scorso 16 settembre, oggi sono state discusse tre interrogazioni sul tema in consiglio regionale. Entro fine anno saranno evase le domande del 2016, del 2017 e di parte del 2018.

Oggi in consiglio regionale sono state illustrate tre interpellanze relative ai ritardi nei pagamenti del Piano di sviluppo rurale per l’allevamento di animali a rischio estinzione, presentate da Giovanni Boitano, Luca Garibaldi e Gabriele Pisani. In particolare si è parlato della mucca cabannina, animale tipico della Val d’Aveto: i premi annui ammontano a 300 euro per ogni unità e lo scorso 16 settembre c’è stata una manifestazione di protesta da parte degli allevatori, in occasione della mostra zootecnica di Farfanosa. Nella sua risposta l’assessore all’agricoltura Stefano Mai ha illustrato il numero delle domande pervenute e lo stato delle istruttorie. Il software necessario è arrivato solo ad agosto e questo ha rallentato la procedura. “A fine anno – ha assicurato Mai – riusciremo ad evadere le domande rimaste del 2016, del 2017 e di parte del 2018”. “Gli allevatori ricevono poche centinaia di euro a capo – sottolinea Boitano – ma si tratta di somme indispensabili per garantirne la sopravvivenza, non dobbiamo perdere ulteriore tempo”. “Mai ha delle precise responsabilità – sostiene invece Luca Garibaldi – In altri territori, pur con gli stessi problemi, la situazione è molto diversa. La Liguria ha un problema enorme che rischia di pagare il mondo dell’agricoltura”.