Nuova strategia in Liguria: aumentano i tamponi


Tra i decessi di oggi, per i quali il coronavirus è indicato come una delle cause, due sono legati al territorio nel Levante. Nella notte, infatti, al San Martino, si è spento un paziente nato a Foggia ma residente a Bogliasco, di 85 anni. Sempre al San Martino, non ce l’ha fatta neppure un 80enne, residente a Genova ma nativo di Zoagli. Non ci sono, invece, decessi per Covid-19 segnalati nelle strutture della Asl 4. Intanto, il presidente della Regione, Giovanni Toti, annuncia: “Aumenteremo i tamponi a dismisura nella nostra regione, e faremo i test sierologici, ma è bene sapere che serviranno ai nostri medici, ai nostri infermieri e epidemiologici per sapere di quante terapie intensive avremo bisogno di qui alle prossime settimane. A questo servono i tamponi: a tarare il sistema sanitario per curare chi va in difficoltà e sapere quanto è diffuso il virus nella nostra realtà territoriale e quanti stanno sviluppando gli anticorpi”. In questo contesto, prosegue Toti, “aumenteremo i tamponi anche a campione sulla popolazione, ma bisogna sapere che non potranno dare quelle risposte in termini di salute del singolo soggetto. Anche se arrivassimo a fare 10.000 test al giorno questi non chiariranno se una persona che oggi risulta negativa lo sarà anche tra tre giorni o una settimana. Con il rischio che sentendosi sana, potrebbe anche infettare altre persone, magari adottando comportamenti non giusti”. Infatti, “l’unico modo sicuro per evitare di prenderlo è non avere contatti con altre persone”.
Proseguono anche i gesti di solidarietà verso il personale sanitario, sottoposto all’enorme pressione del lavoro di questi giorni. Tra quelli segnalati dal San Martino, il caseificio Val d’Aveto che ha donato all’ospedale San Martino 1.850 confezioni di yogurt, donate ai reparti destinati all’emergenza.