Obbligo di domicilio per i lombardi in Liguria. I provvedimenti e le restrizioni

Giovanni Toti
Giovanni Toti
Il presidente della Regione Giovanni Toti

Nel corso del fine settimana è completamente cambiato lo scenario dei provvedimenti attuati per contenere il contagio. Come noto, nella notte tra sabato e domenica il governo ha emanato il decreto che chiude tutta la Lombardia e 14 ulteriori province, tra cui quelle di Parma e Piacenza, direttamente confinanti con l’entroterra del Tigullio. Per lasciare quelle zone, si devono avere “comprovate ragioni di salute o lavoro”, che si possono dichiarare ai controlli che verranno effettuati a campione, ma devono poi essere verificate. Gli inosservanti saranno denunciati per la violazione dell’articolo 650 del Codice penale, che prevede l’arresto sino a tre mesi e l’ammenda sino a 206 euro. Nel frattempo, come evidente a tutti e sottolineato in massa sui social, nel week end molte sono state le presenze in Riviera di residenti delle zone interessate. La Regione Liguria ha emanato a sua volta una ordinanza che entrerà in vigore alle 14 di oggi. In base ad essa, tutti i cittadini provenienti dalla Lombardia o dalle zone equiparate alla Lombardia che sono venuti in Liguria dalla mezzanotte del 24 febbraio e non vi siano residenti, i cui spostamenti verso la Liguria e dalla Liguria non siano per comprovate esigenze lavorative o dettate da situazioni di necessità o da motivi di salute, avranno l’obbligo di domicilio e dovranno  segnalare la loro presenza in Liguria attraverso la casella di posta elettronica sonoinliguria@regione.liguria.it o comunicarlo ai numeri telefonici 010548. 577.67 – 010548.86.79.  I numeri telefonici saranno attivi dalle 14 di oggi e saranno contattabili, dalle 9 alle 12.30 e dalle 14 alle 16. L’ordinanza del presidente di Regione Liguria vieta inoltre alle strutture ricettive e ai proprietari degli appartamenti a uso turistico della Regione Liguria di ospitare soggetti nei confronti dei quali si applichino le limitazioni previsti dal dpcm del governo e cioè che siano residenti in Lombardia oppure nelle province di ModenaParma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro-Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Novara, Asti, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli e Alessandria.