Ospedali del Tigullio, Ghio e Pinasco: “L’offerta si impoverisce, urge confronto sula riforma”

Ospedali del Tigullio, Ghio e Pinasco: “L’offerta si impoverisce, urge confronto sula riforma”
L’assessore ai servizi sociali Lucia Pinasco

La sindaca di Sestri Levante Valentina Ghio e l’assessora ai servizi sociali Lucia Pinasco tornano a lanciare un appello ad aprire un “confronto reale sul piano di riforma della rete ospedaliera e sociosanitaria del territorio che si attende da troppo tempo, mentre l’offerta si impoverisce”.

“Dopo due anni di attesa e mancanza di risposte adesso serve chiarezza e un progetto complessivo sulla rete ospedaliera del Tigullio e sulla rete socio sanitaria del comprensorio”. La sindaca di Sestri Levante Valentina Ghio e l’assessora ai servizi sociali Lucia Pinasco, che tornano a lanciare un appello ad “aprire un confronto reale sul piano di riforma che si attende da troppo tempo, mentre l’offerta si impoverisce. Da mesi attendiamo di discutere queste prospettive, ma, nonostante le richieste di incontro e le sollecitazioni espresse anche in consiglio comunale, non ci sono novità ufficiali: in questi mesi di attesa, però continuiamo a registrare con preoccupazione, segnali non positivi sull’organizzazione della rete del territorio”. La proposta degli amministratori rimane sempre la stessa: un ospedale centrale per acuti a Lavagna e la definizione precisa e certa di specializzazione e di territorio agli ospedali di Sestri e Rapallo, “senza spezzettamenti o travasi di reparti al di fuori di un disegno di comprensorio”. Intanto però, proseguono Ghio e Pinasco, “l’ospedale di Sestri Levante ha interi piani vuoti senza destinazione e Lavagna, che è l’ospedale centrale dell’Asl 4 , non ha ancora un piano per rafforzare nel medio e lungo periodo le proprie funzioni per acuti. Inoltre non si hanno notizie se e come verranno riorganizzati i distretti sociosanitari nella nostra Asl, e se le peculiarità del Distretto 16, uno dei più anziani d’Europa, che ha fatto dell’integrazione ospedale/territorio una sua parte importante, verranno mantenute. Nel frattempo, si ipotizzano investimenti da parte dell’Asl, ma non c’è ancora un Piano di riforma discusso con i territori, né con i Sindaci. Dopo l’apertura del confronto del Libro Bianco, a febbraio dello scorso anno, non ci sono stati passi avanti di coinvolgimento decisionale reale del territorio. Anche le nuove norme sull’accreditamento delle strutture recentemente varate da Regione Liguria stanno creando perplessità perché rischiano di abbassare fortemente la qualità dei servizi per anziani e disabili, date le condizioni economiche imposte. Ma, nel frattempo, registriamo un milione di euro di costi in più per l’Asl a seguito della scelta dell’eliminazione della gestione diretta dei farmaci”.