Il Papa a Genova, duemila dalla diocesi di Chiavari e una città blindata

Il Papa a Genova, duemila dalla diocesi di Chiavari e una città blindata
Monsignor Tanasini con Papa Francesco

Nel kit che ritira chi abbia prenotato il pass anche la bandierina con i colori vaticani: non si possono introdurre a piazzale Kannedy altri elementi di saluto (bandiere, striscioni…). Mille operatori delle forze dell’ordine a presidiare.

E’ una visita blindata, quella che Papa Francesco avrà sabato a Genova. Alla Messa delle 17.30 in piazzale Kennedy sono attesi ben duemila fedeli provenienti dalla diocesi di Chiavari, che hanno prenotato il pass, obbligatorio per l’accesso all’area, da presentare insieme a documento di identità. La Questura di Genova ha approntato un dispositivo di ordine e sicurezza pubblica imponente, predisponendo 950 elementi delle varie forze dell’ordine, unità operative antiterrorismo, un elevato numero di metal detector portatili. Cinque team di artificieri antisabotaggio provvederanno ad ispezioni e bonifiche dei siti interessati dalla visita, mentre due team di tiratori scelti vigileranno sulle cerimonie. A disposizione un elicottero dell’arma dei carabinieri, mentre la guardia di finanza garantirà i servizi in mare e la polizia stradale quelli di viabilità su tutto il percorso del pontefice. Per l’assistenza sanitaria e di protezione civile sono mobilitate 692 persone. Interdetti il sorvolo di Genova da parte di mezzi privati, lo specchio acqueo davanti alla fiera, alcune strade cittadine, tanto che per raggiungere l’area sarà necessario far ricorso ai mezzi pubblici e la stessa diocesi di Chiavari ha consigliato ai fedeli del Tigullio di “spalmarsi” sui vari treni in partenza per Genova da metà giornata. Sempre per ragioni di sicurezza, vietati pure gli striscioni: si potranno soltanto sventolare le bandierine gialle e bianche che vengono distribuite le kit insieme con il pass ed un poncho impermeabile.