Pesto, la psicosi del botulino


Diverse chiamate e due chiavaresi al pronto soccorso, ma stavano bene. Nella cronaca della domenica un incendio a Caperana e diversi incidenti con conseguenze, fortunatamente, non gravi.
Non sono gravi, invece, per fortuna, gli incidenti avvenuti lungo le strade e nella campagna durante la giornata di ieri, con il traffico della domenica. A Conscenti di Ne un uomo di 67 anni è finito fuori strada, probabilmente vittima di un colpo di sonno, e la corsa della sua auto si è arrestata contro un lampione. A Moconesi, invece, un bambino di 10 anni è caduto con la bicicletta, finendo su una fascia e poi in un torrente, mentre ai Bassi di Tribogna, sempre in Alta Fontanabuona, un sessantunenne è caduto, attorno alle 19, da un albero di ciliegie, mentre cercava di spostare un cavo. Tutti sono stati soccorsi ma in condizioni non particolarmente gravi. Anche nel Tigullio, invece, è arrivato l’allarme – botulino: madre e figlio, di 56 e 19 anni, chiavaresi, sono giunti, ieri sera, al pronto soccorso di Lavagna, e visitati, dopo aver consumato un barattolo di “Pesto di Prà” del lotto 13G03, con scadenza 9 agosto, ovvero quello per cui la stessa ditta ha dichiarato la possibile presenza della sostanza tossica. Gli esami, però, hanno accertato come stessero entrambi bene. In precedenza, altri avevano telefonato al 118, verificando, però, di aver consumato prodotto della stessa ditta ma di un lotto diverso. Più impegnativo è stato l’intervento dei vigili del fuoco, chiamati, attorno alle 16.30, a Caperana, per spegnere l’incendio all’interno del magazzino ex Tirrenia: le fiamme non hanno interessato la struttura, ma, inevitabilmente, hanno distrutto gran parte dell’archivio cartaceo che era all’interno.