Piscina comunale di Sori, il sindaco Pezzana: “Impegnati per non farla chiudere”


Il sindaco di Sori Paolo Pezzana chiarisce alcuni punti della vicenda riguardante la piscina comunale, al centro della cronaca per l’inchiesta relativa a un presunto furto d’acqua che vede indagato il figlio dell’ex sindaco.
Il sindaco di Sori Paolo Pezzana interviene per chiarire alcuni aspetti della vicenda riguardante la piscina comunale, al centro della cronaca per l’inchiesta relativa a un presunto furto d’acqua che vede indagato il figlio dell’ex sindaco: “In relazione alla vicenda del supposto furto d’acqua dall’impianto antincendio comunale, vorremo sottolineare che sono in corso da quasi un anno indagini da parte dell’Autorità Giudiziaria. L’Amministrazione Comunale ha rilevato un fatto anomalo e, come è suo preciso dovere istituzionale, ne ha, quasi un anno fa, informato la Procura della Repubblica. Da li in poi le indagini sono andate avanti e ancora non sono concluse. Abbiamo piena ed incondizionata fiducia nell’operato della magistratura; per quanto di nostra competenza, abbiamo mantenuto il più stretto riserbo su di esse, come è previsto dalla legge; riteniamo inopportuno e poco corretto rilasciare ulteriori dichiarazioni in merito, sino a che gli inquirenti non abbiano terminato il loro lavoro nelle forme che la legge prevede. In merito alle altre vicende riportate dalla stampa e relative a presunti pignoramenti, situazioni debitorie, fidejussioni e quant’altro, nessuno di noi ha mai negato la criticità della situazione in cui è venuta a trovarsi la gestione della piscina comunale di Sori. Da tempo stiamo lavorando in modo serio e assiduo, per raggiungere l’unico obiettivo che ci sta veramente a cuore e che risponde al bene comune dei soresi e del territorio: fare in modo che la piscina comunale non chiuda e che la sua attuale gestione venga risanata e divenga pienamente sostenibile. Il Comune di Sori, pur non potendo, per evidenti vincoli di bilancio, incrementare il contributo annuo alla Rari Nantes Sori già previsto dalla concessione(valida dal 2009 sino al 2039) e ammontante a circa 84.000 euro annui, si è impegnato, di concerto con la Rari Nantes Sori, in una seria trattativa con alcuni dei principali creditori per rinegoziare i debiti esistenti e trovare le forme transitorie necessarie a consentire un nuovo business plan, oggi in dirittura di arrivo, di spiegare la propria efficacia”.