Porto di Lavagna, il Tar dà ragione al Comune

Porto di Lavagna

Porto di Lavagna, il Tar dà ragione al Comune.

Nel 2023 era stato pubblicato un avviso per la presentazione di project financing per la gestione del porto stesso ed erano arrivate due proposte: una della Porto di Lavagna S.p.A., attuale gestore prorogato fino al 31 ottobre, ed una della società di gestione del risparmio F2i. Il Comune, avvalendosi di un gruppo istruttorio formato da soggetti specializzati in materia di project financing, aveva ritenuto preferibile il progetto di F2i.

La Porto di Lavagna S.p.A. aveva così presentato ricorso sostenendo la nullità della delibera di giunta che dichiarava fattibile e di pubblico interesse questo secondo progetto e della delibera del consiglio comunale che lo inseriva nella programmazione triennale delle opere pubbliche. Aveva poi presentato motivi aggiunti per chiedere in via subordinata l’annullamento degli atti impugnati. Il Tar ha dichiarato inammissibile il ricorso introduttivo e irricevibili i motivi aggiunti.

Il giudice amministrativo certifica che il Comune ha legittimamente utilizzato lo strumento del project financing ed afferma che la partecipazione della Porto di Lavagna alla selezione senza riserve né contestazioni «ha comportato l’acquiescenza all’indizione della procedura, con preclusione di impugnarla successivamente, una volta conosciutone l’esito negativo». Il Tar ha respinto anche le osservazioni per cui in alcune parti la proposta di F2i risulterebbe irrealizzabile. In particolare, in merito alla prevista autorimessa interrata in Piazza Milano, la stessa risulterebbe situata in un’area in ambito infrastrutturale speciale, ove tali opere sono ammesse.