Presenze: calano i russi, crescono gli americani favoriti dal cambio
![Franco Orio, presidente di Portofino Coast](http://www.radioaldebaran.it/wp-content/uploads/2013/01/Franco-Orio.jpg)
![Franco Orio, presidente di Portofino Coast](http://www.radioaldebaran.it/wp-content/uploads/2013/01/Franco-Orio-150x150.jpg)
Franco Orio conferma l’andamento positivo del turismo in questo caldo luglio, “ma rimane il problema della bassa stagione, perché non c’è nulla di diverso dagli anni scorsi”.
Riportiamo l’intervento tenuto da Franco Orio, presidente del consorzio Portofino Coast, questa mattina, nel nostro programma RadioAzione.
L’estate si sta avvicinando al suo culmine e dagli operatori del turismo arrivano i primi segnali positivi sulla stagione. Come valuta questi primi commenti?
“Sono apparsi recentemente sulla stampa locale alcuni commenti positivi sul trend di questa stagione turistica che, complice il meteo favorevole, sembra promettere bene. Ricordo che le presenze turistiche dello scorso anno a Luglio segnavano un pesante calo dovuto al maltempo. Mi auguro quindi che i risultati alla fine siano migliori rispetto al 2014. Al momento raccogliamo con soddisfazione queste osservazioni positive sperando che vengano poi confermate dai dati ufficiali di fine stagione.
Vengono ribadite le indicazioni già emerse circa l’andamento dei mercati esteri, con un sensibile calo della clientela russa e un aumento di quella americana incentivata dal cambio favorevole.
I mercati stranieri si confermano quindi una grandissima risorsa per il nostro comprensorio, rendendo sempre più importante la promozione che deve essere però mirata e sinergica tra le varie componenti che agiscono sul territorio.
A questo proposito è necessario ricordare che gli investimenti in promozione turistica sono sopportati in massima parte dagli operatori, mentre le istituzioni pubbliche hanno sempre meno risorse disponibili. Secondo i dati pubblicati nei giorni scorsi da Unioncamere Liguria, il turismo regionale ha avuto un impatto economico stimato in oltre 4 miliardi e 885 milioni. Questo dato importante dovrebbe far riflettere i nostri nuovi governati e indurli a indirizzare maggiori risorse sul turismo”.
Al di la della soddisfazione di questo periodo, come pensano gli operatori di affrontare l’autunno e l’inverno?
“Purtroppo ogni anno ci ritroviamo ad affrontare lo stesso discorso, perché da un anno all’altro non ci sono elementi di novità da segnalare in questo senso. Il turismo d’inverno in Riviera sta scomparendo. L’attività congressuale, in assenza di contenitori e di politiche adeguate, è sempre più difficile da finalizzare, e non sembrano prospettarsi iniziative di carattere culturale o sportivo tali da poter causare segnali di risveglio significativi.
Se niente succede assisteremo quindi nuovamente ad una chiusura piuttosto generalizzata degli alberghi che già da alcuni anni sta penalizzando le nostre località. Come abbiamo più volte sottolineato questa destinazione merita di poter attrarre turismo 12 mesi all’anno, ma per far questo è necessario mettere in campo una progettualità a livello comprensoriale che fino ad oggi è rimasta un sogno irrealizzato”.