Quello che non ti aspetti da Bolkestein: “Le concessioni demaniali non vanno riassegnate”

Quello che non ti aspetti da Bolkestein: “Le concessioni demaniali non vanno riassegnate”
Frits Bolkestein e Marco Scajola

“Beni e non servizi”, dice, in un convegno a Roma, il padre della direttiva contestata da anni. L’assessore regionale Scajola: “Si conferma quanto dicevamo noi e il governo non recepiva”.

La direttiva Bolkestein, quella che sanciva la riassegnazione di tutte le concessioni pubbliche, non si applica alle imprese balneari, in quanto esse sono beni e non servizi. A dirlo, adesso, dopo anni di confronti e polemiche sull’obbligo di mettere le concessioni in gara, è lo stesso autore della legge europea, Frits Bolkestein, protagonista, ieri, a Roma, del convegno organizzato dall’associazione Donnedamare. “Quello che è stato affermato a chiare lettere – commenta l’assessore regionale Marco Scajola – conferma quanto noi ribadiamo da anni, anche attraverso le leggi regionali approvate a tutela dei balneari che l’ultimo Governo non ha mai preso in considerazione, dimostrando così, non solo di non conoscere la direttiva, ma di avere la chiara volontà politica di portare a gara le nostre imprese balneari”.  “Questa è non è solo una vittoria di Donnedamare ma di tutte le 30000 aziende balneari, delle associazioni e dei politici che ci hanno sostenuto – dice invece la presidente dell’associazione, Bettina Bolla -. Una battaglia iniziata nel 2007, fatta senza mai arrendersi, anche quando tutti dicevano che le scelte le aveva fatte per noi l’Europa. Al nuovo Governo che si formerà che chiediamo l’impegno di recepire la direttiva nel modo corretto”.