Rapallo, il Pd: “Le centraline inquinamento a rischio”

Capurro, Giovanni Lunardon e Mauro Mele
Capurro, Giovanni Lunardon e Mauro Mele
Capurro, Giovanni Lunardon e Mauro Mele

Mele: “Il Comune le mantenga anche oltre il mandato della Provincia”. Sugli stabilimenti balneari, Capurro scrive a Regione e Sovrintendenza. “I progetti non rispettano le indicazioni”.

La Provincia andrà a concludere il proprio mandato a fine anno e il Partito Democratico di Rapallo è preoccupato per le sorti delle centraline per il rilevamento dell’inquinamento. “Il monitoraggio continuo dei parametri ambientali è condizione essenziale per valutare l’efficacia delle misure intraprese”, sottolinea il Pd, che, allora, conclude: “Chiediamo che, se necessario, il Comune di Rapallo se ne faccia carico, attivandosi presso la Regione Liguria o la costituenda Città metropolitana di Genova, o anche con mezzi propri”. Il consigliere comunale Mauro Mele ha depositato una interpellanza in questo senso.
Armando Ezio Capurro, invece, ha scritto a Regione, Sovrintendenza e Comune, riprendendo l’argomento del consiglio comunale di venerdì sera. Siccome, dice “la maggioranza ha deliberato di proseguire l’iter dei progetti presentati, senza alcuna variazione” e chiede di vigilare sull’operato dell’amministrazione, “considerato che, da un primo esame, non sembrerebbe che i progetti presentati rispettino le disposizioni della legge 13/1999 e le disposizioni del piano di utilizzo delle aree demaniali approvato dal comune di Rapallo nel settembre 2011 che, tra l’altro, prevede esplicitamente: una riduzione del numero delle cabine installate in adiacenza alle strade di accesso, diversa collocazione delle strutture per la balneazione in modo da garantire libere visuali del mare,
riqualificazione dei pontili, trasformandoli durante la stagione invernale in terrazze sul mare”.