Rapallo, Rifiutizero: “Se amiamo la nostra città introduciamo il porta a porta”

Per il gruppo è l
Per il gruppo è l'unica strada per il 65% di legge
Per il gruppo è l’unica strada per il 65% di legge

Reazione del Comitato Rifiutizero Rapallo alla nuova campagna lanciata da Aimeri e Comune: per il gruppo l’unica strada certa è quella del porta a porta, così come certi sono gli aumenti dei costi sotto la gestione Aimeri.

“Caro Comune, se amiamo la nostra città introduciamo il porta a porta”. Non si fa attendere la reazione del Comitato Rifiutizero Rapallo all’introduzione della nuova campagna informativa sui rifiuti lanciata da Aimeri e Comune dal titolo appunto “Amiamo la nostra città”. “L’unico modo per risolvere il problema dei rifiuti e introdurre la raccolta porta a porta e non si può scaricare unicamente sul cittadino la responsabilità di aumentare la raccolta differenziata – commenta Roberto Mattioli, che riferisce anche come il gruppo non abbia avuto risposta alla propria offerta di collaborazione gratuita e alle proposte avanzate per un progetto alternativo per la raccolta porta a porta da inserire nella stesura del nuovo capitolato d’appalto. Riufitizero, dati alla mano, sottolinea che solo i Comuni che hanno introdotto il porta a porta hanno superato il 65% di raccolta differenziata imposto per legge, citando anche i casi recenti di Chiavari e di Sestri Levante. Per il gruppo poi si dovrebbe andare anche oltre, con “l’applicazione della “tariffazione puntuale”, diffusa in altre regioni italiane, che premia i comportamenti virtuosi, permettendo di  pagare il servizio di raccolta, in base alla quantità di scarti indifferenziati realmente conferiti da ogni famiglia o azienda, con l’effetto indotto di diminuire la produzione pro-capite (- 20%) e quindi il costo della tariffa”. Mattioli conclude sciorinando l’aumento dei costi per il Comune di Rapallo sotto la gestione Aimeri: “400mila euro per gli anni 2012 e 2103 e uguale sarà per il 2014 per il mancato raggiungimento del limite di raccolta differenziata del 65%, 200 mila euro a fine 2014 per il conferimento dei rifiuti nell’inceneritore di Torino e 200 mila euro incassati da Aimeri nel giugno 2015 per servizi aggiuntivi di raccolta estiva”.