Rapporto sulla criminalità in Liguria, boom di furti in appartamento
L’ottavo rapporto sullo stato della criminalità in Liguria ha evidenziato un boom di furti, +45% nel capoluogo ligure in quattro anni. Illustrate anche le misure intraprese per la lotta alla violenza di genere.
Boom di furti in appartamento in Liguria: lo segnala l’ottavo rapporto sullo stato della criminalità in regione presentato stamattina a cura di Stefano Padovano e Vincenzo Mannella. In quattro anni i colpi in abitazione nel capoluogo ligure sono aumentati del 45% e in due casi su tre si stima la partecipazione di stranieri. Per la prima volta la redazione del rapporto è stata attuata in collaborazione con l’Università di Genova, che per la Regione gestisce l’Osservatorio sulla sicurezza e la legalità. Si è parlato stamattina anche di mafia: Anna Canepa, sostituto procuratore nazionale antimafia, ha ripercorso processi e indagini che hanno evidenziato quanto le associazioni criminali abbiano puntato a occupare settori nevralgici dell’economia, per lungo tempo sfruttando la sottovalutazione degli ambienti politici. A supporto i sequestri e le confische del patrimonio mafioso: dal 2002 al 2014 l’importo totale dei beni sequestrati alla criminalità organizzata è di oltre 69 milioni di euro e di quelli confiscati è di 46,6 milioni, cui si affianca il dato degli immobili e delle aziende sequestrati che ammontano a 173 fino a marzo 2014, di cui 140 in provincia di Genova. Nell’ambito del piano regionale per la sicurezza rientra invece il protocollo d’intesa firmato con Prefettura di Genova, Procura, Questura, Carabinieri, Guardia di Finanza, Università di Genova e le strutture sanitarie della Asl 3 e Asl 4 Chiavarese e gli ospedali San Martino, Galliera, Gaslini e Evangelico, con l’obiettivo di aumentare la sicurezza urbana, ma anche per tutelare le persone all’interno delle mura domestiche. Per quanto riguarda la violenza di genere infatti nei pronto soccorso della provincia di Genova si sono presentate 604 donne nel biennio 2012-2013 e di queste 425 hanno avuto almeno due accessi al pronto soccorso per violenze.