Recco, la bomba è sorvegliata anche di notte

Recco, la bomba è sorvegliata anche di notte
Una veduta notturna di Recco

Controlli perché nessuno si avvicini all’ordigno, che verrà rimosso domenica 16, con evacuazione di 670 residenti, chiusura del casello A12 ed interruzione del traffico feroviario.

E’ scattata la sorveglianza costante, attorno alla bomba di mille libbre rinvenuta, a Recco, nel corso dei lavori per la realizzazione del palazzo noto come il “grattacielo”, tra via XXV aprile e via Marconi. Su disposizione della prefettura, l’ordigno, di fabbricazione americana, risalente ai bombardamenti della seconda guerra mondiale, dovrà essere tenuto sotto osservazione dai carabinieri, affiancati, di notte, da una sorveglianza privata allestita dalla ditta che sta eseguendo i lavori. Questo, sino a domenica 16, quando, come abbiamo abbondantemente spiegato ieri, gli artificieri di Torino interverranno per rimuovere l’ordigno e portarlo in una cava, dove farlo brillare: si tratta di operazioni che imporranno, oltre allo sgombero di 670 residenti dalle proprie case, anche la chiusura del casello autostradale e l’interruzione del traffino  ferroviario, lungo la Riviera, per almeno due ore. Naturalmente, come accadde nel 2005 per la mina rinvenuta sul molo di Punta Sant’Anna, gli umori, a Recco, sono improntati allo scetticismo, rispetto a quanto prescrive la legge: la gente ritiene, infatti, che, ormai, quella bomba non possa più esplodere.