Red Carpet, Tosi rilancia: “Toti fughi i dubbi su un uso opaco di soldi pubblici”


Sullo sfondo ci sono Liguria Digitale e le elezioni di Genova, quindi la questione infiamma la politica regionale. In soccorso di Toti e Bagnasco arrivano la Lega Nord e… Armando Ezio Capurro.
Sarà perché si intreccia con le elezioni di Genova, dove il candidato del centrodestra, Bucci, è l’ex amministratore di Liguria Digitale, ma la questione del finanziamento del Red Carpet sta davvero scatenando un focolaio di polemiche di lunga durata. Fabio Tosi, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, ribadisce tutto e dice: “Documenti alla mano, Liguria Digitale ha finanziato il Red carpet con due distinte fatture, per un totale di 30.976,59 euro di soldi pubblici. Toti dica perché Liguria Digitale ha finanziato un’iniziativa del comune di Rapallo e del suo collega di partito e amico Carlo Bagnasco, per sgombrare il campo da qualsiasi sospetto di un possibile conflitto di interessi e di un uso opaco delle finanze pubbliche”. Dopo i sindaci interessati, a difendere, a prescindere, la posa del Red Carpet più lungo del mondo sono anche Alessandro Puggioni e Gabriele Vecchia, consigliere regionale e segretario cittadino della Lega Nord, secondo i quali l’iniziativa, “a fronte di una spesa contenuta, ha reso duecento volte tanto, portando concrete ricadute positive sul nostro territorio in termini di visibilità mediatica e sostanziali benefici economici per il tessuto turistico e commerciale”. Meno scontato, il soccorso a Toti e Bagnasco da parte di Armando Ezio Capurro, che, però, con Direzione Italia, a Genova appoggia proprio Bucci: “Reputo le accuse fantasiose e inopportune – dice Capurro – Io non sono mai stato tenero nei confronti dell’amministrazione Bagnasco, di cui non condivido quasi nulla, soprattutto nel campo turistico, ma il Red Carpet lo ho apprezzato fin dall’inizio”.