Regolamentazione sagre: anche a Rapallo avviato l’iter con il Comune
“Un incontro positivo, per il quale ringraziamo l’amministrazione che si è detta disponibile a ragionare su un regolamento condiviso”. Così Enrico Castagnone, coordinatore di Confesercenti Rapallo, commenta l’esito del vertice tra l’associazione ed il Comune in merito a sagre e feste di paese
“Un incontro positivo, per il quale ringraziamo l’amministrazione che si è detta disponibile a ragionare su un regolamento condiviso”. Così Enrico Castagnone, coordinatore di Confesercenti Rapallo, commenta l’esito del vertice tra l’associazione ed il Comune in merito a sagre e feste di paese, che Confesercenti chiede da tempo di normare. L’ultimo esempio di collaborazione in tal senso è quello del vicino Comune di Lavagna, che proprio lo scorso dicembre si è dotato di un regolamento specifico al termine di un percorso di due anni condotto insieme a Confesercenti. “Non siamo contro le sagre, vogliamo solo evitare che proliferino in maniera indiscriminata – spiega Castagnone – ben vengano infatti iniziative che valorizzino i prodotti locali e, con la dovuta programmazione, possano coinvolgere anche i ristoratori in sede fissa e le altre tipologie di commercianti: per questo la nostra richiesta è che la specificità delle iniziative sia evidenziata da un menu fortemente connotato e non da soli pochi piatti a fronte di una maggioranza di portate più generali. Non solo: chiediamo che i prodotti oggetto della festa siano vera espressione del territorio che li ospita: basta sagre della pizza in Liguria, insomma.Un altro aspetto sul quale ci preme ripristinare una situazione di equa concorrenza – conclude il coordinatore di Confesercenti – è quello delle normative igienico-sanitarie e di smaltimento dei rifiuti che chi organizza una sagra deve rispettare, e che devono essere le stesse di chi ha un bar o un ristorante”.