Resistenza, appello dell’Anpi al sindaco di Sestri Levante: “Ci ripensi, quei valori sono di tutti”
Lettera aperta dell’Anpi di Sestri Levante indirizzata al sindaco Francesco Solinas dopo la decisione dell’amministrazione comunale di revocare il contributo annuale all’Istituto Ligure per la Storia della Resistenza e dell’età contemporanea. Nella missiva vengono citati due storiche figure della Resistenza sestrina, Eraldo Fico “Virgola” e Aldo Vallerio “Riccio”.
“Sentiamo il dovere di esprimere il nostro dissenso e quello della comunità che rappresentiamo rispetto a questa scelta – scrive la sezione Brigata Zelasco – Sestri Levante ha una storia ricca e profonda, le cui radici affondano nella lotta di Resistenza e nell’antifascismo. La nostra città e il nostro territorio sono stati teatro di gesta coraggiose e sacrifici, che hanno contribuito a plasmare il tessuto sociale e culturale che oggi amiamo e difendiamo. Revocare l’adesione all’Istituto Storico della Resistenza Ligure è un affronto diretto alla memoria di coloro che hanno lottato per la libertà e la democrazia durante il periodo oscuro della Seconda Guerra Mondiale. L’Istituto Storico della Resistenza Ligure svolge un ruolo fondamentale nel preservare e diffondere la verità storica riguardante la Resistenza, garantendo che le nuove generazioni possano, attraverso la conoscenza, apprendere e perpetuare i valori di giustizia, libertà e solidarietà, da cui è scaturita la nostra Costituzione. La revoca dell’adesione rappresenta un pericoloso passo indietro, rischiando di minare gli sforzi fatti fino ad oggi per preservare quella preziosa memoria. Invitiamo la sua amministrazione a riflettere attentamente su questa decisione e a considerare il significato simbolico e storico che essa comporta. La Resistenza è parte integrante dell’identità di Sestri Levante. Chiediamo un ripensamento e un ritorno all’adesione all’Istituto Storico della Resistenza Ligure, affinché nella nostra città si possa, senza ambiguità, continuare ad onorare la nostra storia in un clima di condivisione dei principi che ispirarono i nostri partigiani”.