Riciclaggio di moto, maxi operazione dei carabinieri di Santa Margherita e Genova

Rinvenuta refurtiva per 180mil euro
Rinvenuta refurtiva per 180mil euro
Rinvenuta refurtiva per 180mila euro

Partita da Santa Margherita un’indagine dei carabinieri sul riciclaggio di moto che ha portato all’arresto di un genovese e alla denuncia di altri 5, oltre al rinvenimento di 8 mezzi rubati e parti di ricambio per un valore di circa 180mila euro.

Un arresto e cinque denunce sono il frutto dell’operazione condotta dai carabinieri della Compagnia di Santa Margherita Ligure in collaborazione con quelli della Stazione di Genova Rivarolo, nell’ambito del riciclaggio di moto rubate. L’arresto è stato in flagranza di reato per un 33enne genovese, meccanico già noto alle forze dell’ordine sorpreso mentre smontava una moto, mentre gli altri cinque denunciati sono altrettanti genovesi fra i 30 e i 46 anni. Le accuse sono furto, riciclaggio e ricettazione in concorso di motoveicoli. Le indagini erano partite dai militari di Santa Margherita, che avevano sottoposto a un controllo stradale un motociclo rivelatosi poi rubato e rivenduto a pezzi sul mercato nero. L’attività dei carabinieri ha permesso di individuare i responsabili, ritenuti, dato anche l’alto numero di parti dei motoveicoli rinvenuti, gli autori di numerosi furti di maxi scooter e moto di grossa cilindrata in tutta la provincia di Genova e oltre. Gli stessi si sarebbero poi serviti di  un’officina nel ponente genovese smontare e riciclare immediatamente le parti di ricambio su altri mezzi cosiddetti “puliti”. Durante le perquisizioni realizzate in collaborazione con i militari della Compagnia di Sampierdarena e del Provinciale di Genova sono stati trovati 8 motoveicoli rubati e già pronti per essere smistati o smontati, oltre a numerose parti di ricambio rinvenute nei diversi locali e garage a della banda che si dividevano tra officina, diversi box e abitazioni. Il valore della refurtiva si aggira sui 180mila euro. Sono in corso accertamenti per risalire alla provenienza di tutto il materiale rinvenuto, forse destinato alla vendita anche sul mercato estero e per accertare il coinvolgimento degli stessi soggetti in analoghi furti verificatisi nei mesi scorsi a Genova e nelle riviere.