Rifiuti, revocata la deroga al conferimento, bisogna andare fuori regione

La deroga al conferimento dei rifiuti in discarica concessa dalla Regione viene cancellata dal disegno di legge approvato oggi: i Comuni dovranno conferire i rifiuti fuori Regione. Le reazioni: per Bagnasco Regione responsabile della situazione.

Viene cancellata la deroga al conferimento dei rifiuti in discarica concessa lo scorso 4 agosto dalla Regione, la cui Giunta oggi ha approvato il disegno di legge che formalmente revoca il provvedimento che ha permesso il proseguimento della attività alla discarica genovese di Scarpino, la quale ora di fatto viene bloccata. Il presidente della Regione Claudio Burlando e l’assessore Raffaella Paita spiegano così la decisione assunta dopo il no del Governo alla deroga: “Abbiamo cercato di dare ai Comuni ancora la possibilità di qualche mese in più per potersi adeguare e realizzare così gli impianti previsti anche a livello europeo, ma a seguito dell’accelerazione impressa alla vicenda questo non è più possibile e da subito si dovrà conferire i rifiuti liguri in altre discariche fuori regione. Bisogna guardare in faccia la realtà e adeguarsi, cercando di utilizzare l’accordo che avevamo già siglato con la Regione Piemonte per raccogliere una quota dei nostri rifiuti”. 600Mila le tonnellate di rifiuti liguri che, scartata Scarpino, dovrebbero quindi essere portati fuori regione, ma tariffe e volumi dovranno essere definiti dai singoli Comuni che si dovranno accordare con il Piemonte: “Ora serve uno scatto di reni di Comuni e aziende – ha continuato l’assessore regionale Paita – che dovranno fare quanto non è stato fatto negli anni precedenti con una regia da parte della Regione. Chiaramente adesso i vari Comuni dovranno individuare i siti e realizzare gli impianti di pretrattamento i cui tempi di realizzazione non sono comunque lunghissimi”. Il disegno di legge approderà nei prossimi giorni in consiglio regionale per l’ok definitivo che sancirà la chiusura di ogni conferimento alle discariche.

Le reazioni non si fanno attendere: per il consigliere regionale Roberto Bagnasco, “il ritiro della Legge 21 provocherà una situazione insostenibile dai Comuni e sarà un danno economico per tutti i cittadini liguri”. Bagnasco, che ha presentato un’interrogazione urgente, imputa la responsabilità della situazione “in maniera esclusiva alla Regione per la mancanza di scelte operate dalla Giunta che non hanno mai adeguato le normative regionali alle indicazioni della comunità europea e del governo. La Giunta regionale è anche responsabile di non aver consentito agli enti locali di raggiungere gli obiettivi prefissati di legge sulla raccolta differenziata e prova ne è che nel 2013 le percentuali di raccolta differenziata sono la metà di quelle previste dalla normativa e che hanno causato le indagini della Corte dei Conti su 17 comuni liguri. C’è stata una completa assenza di controllo. La situazione si ripercuoterà in modo devastante per i cittadini con un notevole danno economico poiché è obbligatoria per legge la totale copertura della TARI da parte dei contribuenti che quindi pagheranno in toto l’aumento previsto di due milioni di euro per costo di conferimento fuori regione”.