Rimozione della tomba del partigiano, non si placano le polemiche

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“La rimozione della tomba del partigiano Giovanni Beronio, vice comandante della Divisione Cichero, lascia attoniti e profondamente sconcertati tutti coloro che si riconoscono nei valori dell’antifascismo e sentono ancora oggi il dovere morale di mantenere viva la scintilla della libertà e della pace accesa dalla Resistenza.

Come Cgil non possiamo restare indifferenti di fronte a un atto che riteniamo un vero e proprio affronto, tanto più grave perché avvenuto a pochi giorni dalle celebrazioni per l’80° anniversario della Liberazione. Anche qualora, come affermato dalla sindaca di San Colombano Certenoli, fosse stato inviato un avviso alla famiglia, ribadiamo con forza che la tomba di un partigiano rappresenta un patrimonio storico, umano e sociale che appartiene all’intera collettività”. E’ questo il contenuto della nota diffusa dalla Cgil a seguito della recente rimozione della tomba da parte dell’amministrazione Casella e ricollocata in altra zona, come ha spiegato il primo cittadino. Sul tema è intervenuto anche il gruppo di opposizione Territorio e Sviluppo, con una interrogazione, e l’Anpi ha definito questo anno “uno sfregio”. La deputata Pd valentina Ghio commenta:” Chi cancella la memoria, indebolisce la democrazia. E chi non rispetta i morti della Resistenza, non rispetta nemmeno il Paese che da quella lotta è nato”.