“Rischio di reiterazione del reato”. Il padre della dodicenne accoltellata resta in carcere

“Rischio di reiterazione del reato”. Il padre della dodicenne accoltellata resta in carcere
L’uomo è stato arrestato dalla polizia

Lo ha deciso il gip Alessia Solombrino dopo l’interrogatorio di garanzia di questa mattina in cui è stato convalidato il fermo di polizia giudiziaria eseguito dagli uomini della squadra mobile. Il gip ha deciso che l’uomo deve restare in carcere sia per il pericolo immediato di inquinamento delle prove, sia per il rischio di reiterazione del reato

Resta in carcere il 42enne ecuadoriano che domenica mattina ha cercato di uccidere la figlia di 12 anni accoltellandola all’addome e agli arti inferiori nella sua abitazione di Chiavari. Lo ha deciso il gip Alessia Solombrino dopo l’interrogatorio di garanzia di questa mattina in cui è stato convalidato il fermo di polizia giudiziaria eseguito dagli uomini della squadra mobile. Il gip ha deciso che l’uomo deve restare in carcere sia per il pericolo immediato di inquinamento delle prove, sia per il rischio di reiterazione del reato. Su quest’ultimo punto il suo legale presenterà ricorso al Tribunale del Riesame. Ieri il sudamericano, davanti al pubblico ministero Marcello Maresca, aveva raccontato che voleva uccidere la figlia e poi suicidarsi, per via di un debito di 15 mila euro con una banda di usurai contratto in Ecuador. Un debito che non riusciva a saldare, mentre la banda alcuni giorni fa avrebbe sequestrato per alcune ore la moglie ed i due figli rimasti in Ecuador. Dopo aver sferrato alcune coltellate alla figlia l’uomo non è riuscito però a portare a termine il suo piano. Inizialmente ha provato a curare la ragazza in casa, per poi decidersi a portarla al Gaslini. Nel frattempo si era inventato la storia dell’accoltellamento in un distributore di benzina in via Teglia a Genova Rivarolo da parte di un nordafricano. Versione che non aveva convinto gli inquirenti.