Sacerdote accusato di ingiurie ad una vigilessa

I fatti risalgono al 2000. Il religioso veniva costantemente multato per divieto di sosta, e lui aveva commentato citando Virgilio: “addio, Troia fumante”. Adesso ha il posto auto riservato.E’ una storia davvero inusuale quella che coinvolge un sacerdote a Zoagli. Il religioso, diviso tra due parrocchie, era solito arrivare all’ultimo momento utile per celebrare la messa, e pertanto lasciava l’auto parcheggiata dove non era consentito. Nel 2000, ne è nato uno scontro ripetuto con i vigili urbani, ed in particolare con una vigilessa, che regolarmente gli consegnava la relativa multa per divieto di sosta. Il sacerdote avrebbe allora utilizzato i bollettini per scrivervi frasi di commento personale, tra cui la celebre “Addio Troia fumante” che apre il secondo canto dell’Eneide di Virgilio. Per lui è scattata l’accusa di ingiurie aggravate. Nel frattempo, il parroco ha ottenuto l’autorizzazione ad un posto auto proprio dove perima gli era negato il parcheggio. Il giudice Roberto Pasca ha chiesto copia dei bollettini e dell’autorizzazione, e rinviato il processo al 16 giugno prossimo.