Santa: bilancio di previsione, si abbatte la scure dei tagli
Presentato a Santa Margherita il bilancio di previsione 2012 che soffre di un taglio statale di circa 4milioni e 500mila euro. Sui cittadini inevitabile la leva fiscale, tra Irpef e Imu.
A Santa Margherita Ligure stamattina è stato presentato un bilancio di previsione da 27 milioni e 300 mila euro che ha dovuto fare i conti con il taglio statale di 4 milioni e 480 mila euro. “Abbiamo dovuto fare i salti mortali per riuscire a conciliare le esigenze di bilancio con i livelli quantitativi e qualitativi di servizi, al territorio e alla persona, a cui Santa Margherita non può rinunciare – ha detto il sindaco De Marchi -. Per farlo abbiamo ridotto la spesa corrente, come quella sul personale, e gli investimenti in promozione turistica e nelle attività culturali, che abbiamo ottimizzato puntando su partnership con associazioni e su artisti emergenti. Ma abbiamo dovuto fare anche ricorso, inevitabilmente, alla leva fiscale”. A illustrare nei dettagli la manovra è stato l’assessore al bilancio Giovanni Battista Raggi: “Lo Stato ha ridotto i trasferimenti e ci chiede al contempo una contribuzione di 2 milioni 480 mila euro a titolo di IMU, ma sono numeri che si basano su previsioni d’incasso del tutto irreali”. Sul Comune inoltre pesa anche un saldo obiettivo di patto di stabilità che conosce pochi eguali: 2 milioni e 12 mila euro. Inevitabili sono stati pertanto, tagli complessivi alla spesa per 2 milioni di euro e l’introduzione dell’addizionale Irpef che scatterà a partire da 15 mila euro di imponibile e che prevederà tre aliquote progressive: 0,4%, 0,5% e 0,8%. Per quanto concerne l’Imu, l’aliquota sulla prima casa e sulle sue pertinenze rimane ferma al 4 per mille (con detrazioni di legge) al pari di altre tipologie di unità immobiliari consultabili nella scheda allegata. Per le abitazioni concesse in locazione con contratto di registro agevolato (4+4 o 3+2) a soggetti residenti sarà in vigore l’aliquota statale del 7,6 per mille, mentre per tutte le altre fattispecie impositive il consiglio comunale si pronuncerà sull’introduzione di un’aliquota del 9,6 per mille. Tra queste, pertanto, le seconde case e le case sfitte.






