Santa Margherita, maggioranza stretta sul porto


Si è riunito ieri sera il consiglio comunale: deciso un lavoro congiunto, in commissione, per il regolamento sul referendum cittadino. Società partecipate: Progetto Santa Margherita viene mantenuta al 100%.
Trasmesso in diretta da Radio Aldebaran, si è svolto ieri sera il consiglio comunale di Santa Margherita, che le opposizioni hanno voluto aprire con una mozione dedicata al “caso” del vecchio ospedale di via Roma. Il sindaco, Paolo Donadoni, ha replicato, sul tema, di essere stato ascoltato dalla magistratura solo come persona informata sui fatti e che l’auditorium concordato tra la proprietà e la precedente amministrazione è stato stralciato dal progetto per volontà della Soprintendenza. All’insegna della soddisfazione, con molti interventi dalla maggioranza, la seconda mozione, dedicata allo sblocco di oltre 1,8 milioni di euro dal patto di stabilità. Nessuna sorpresa sulle società partecipate: Progetto Santa Margherita, quella che gestisce Villa Durazzo e ormeggi del porto, viene mantenuta al 100%, mentre il destino di Atp è, come noto, la dismissione con fusione in Amt. Più vivace la discussione sulle mozioni delle minoranze: 10 voti a favore, trasversali, con le astensioni di Alberto Balsi e di Carmela Pinamonti, per concordare che una riunione di commissione, entro novembre, stilerà un nuovo regolamento per la procedura del referendum cittadino, dopo le feroci discussioni sul quorum dei mesi scorsi. Minoranze critiche poi sulla proroga a Santa Benessere per elaborare il progetto sul porto, con mozione che richiede la decadenza respinta con margine strettissimo: astenuto ancora il gruppo di Balsi, 5 voti contro (uscita dall’aula Beatrice Tassara) e 4 a favore.