Sentenza di Appello, calano le pene per la morte del piccolo Mirò

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Il tribunale di Genova

Accusa derubricata da omicidio preterintenzionale a omicio colposo: la madre e il compagno di lei condannati a 3 anni e 4 mesi contro i 9 anni e 2 mesi del primo grado.

Calano, sensibilmente, le pene a carico della madre del piccolo Mirò, deceduto a Bargagli nel 2013 a seguito dell’ingestione di metadone, e il compagno di lei. In primo grado, i due erano stati condannati a 9 anni e 2 mesi ciascuno, con l’accusa di omicidio preterintenzionale. In Appello, ieri, la condanna è stata derubricata a omicidio colposo e la condanna è stata fissata in 3 anni e 4 mesi. Come spiega “Il Secolo XIX” di oggi, che apre con la notizia l’edizione Levante, dovrebbe essere il risultato del concordato, formula di accordo tra difesa e accusa, secondo la quale, di fatto, non sarebbe stato provato che i due abbiano dato volontariamente la sostanza al bambino, mentre sarebbe evidente che non hanno impedito, quanto meno, che vi accedesse. Con la pena sotto i 4 anni, è possibile che venga scontata non con il carcere, ma con una formula altenativa, tipo l’affidamento ai servizi sociali.