Servizi sociali in Liguria: non a chi indossi il burqa o non si impegni ai diritti della donna

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L'assessore ai servizi sociosanitari Sonia Viale
L’assessore ai servizi sociosanitari Sonia Viale

Dopo i fatti di Colonia, la Regione Liguria, attraverso la vicepresidente Sonia Viale, annuncia l’obbligo di sottoscrizione della “Carta dei valori della cittadinanza e dell’integrazione” per gli immigrati che chiedano l’accesso al welfare.

Dopo i fatti di Colonia, la Regione Liguria rilancia la “Carta dei valori della cittadinanza e dell’integrazione”, redatto nel 2007 dall’allora ministro degli interni Amato. La vicepresidente e assessore alle Politiche sociosanitarie, Sonia Viale, annuncia infatti l’introduzione dell’obbligo di sottoscrizione della Carta, per gli immigrati che fanno richiesta di accesso ai servizi del welfare regionale. Nel documento, in particolare, si richiama l’uguaglianza tra uomo e donna, la parità tra moglie e marito all’interno del matrimonio, la condanna di ogni forma di coercizione e di violenza dentro e fuori la famiglia, la tutela della dignità della donna, i principi di libertà religiosa, il rispetto dei simboli religiosi e pure l’inaccettabilità di forme di vestiario che impediscano il riconoscimento della persona, come, evidentemente, il burqa. “Oltre all’introduzione dell’obbligatorietà della sottoscrizione del documento per gli immigrati che faranno domanda di accesso ai servizi sociali – dice Viale – predisporremo iniziative di formazione sui principi della Carta per gli operatori del sociale”.