Sessanta giorni adesso per la sentenza sulla “diga Perfigli”
E’ stata discussa ieri la causa basata sui tre ricosi contro il progetto. Melandri: “Comunque vada, rimpianto perché i politici non hanno valutato di usare questi fondi diversamente”.
Ormai, una sentenza deve arrivare, anche se ci sono comunque sessanta giorni di tempo per la produzione del verdetto. Ieri, comunque, al Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche, è stata discussa la causa, articolata su tre ricorsi contrari all’opera, relativa al progetto di nuovo argine sull’Entella, detto “diga Perfigli”. “Comunque andranno le cose – commenta Giovanni Melandri, presidente del comitato “Giù le mani dal fiume Entella” – rimane il rammarico per il fatto che i nostri Amministratori non abbiano fatto nulla per destinare diversamente quei finanziamenti. Il Comitato ha sempre evidenziato che una delle maggiori criticità è quella relativa al progressivo insabbiamento della foce. Ciò impone la realizzazione di interventi idonei per la rimozione dell’eccesso di sedimenti, specie nella zona a mare, oltre che uno studio approfondito per soluzioni opportune al fine di facilitare lo sbocco delle acque del fiume”.