Sestri, il manifesto di Valentina Ghio

Sestri, il manifesto di Valentina Ghio
L'attuale assessore Valentina Ghio

Da giovedì, la candidata sindaco del Pd inizia ad incontrare associazioni, comitati ed operatori per la costruzione del programma: “No a nuovo cemento. Il futuro è verde”.

E’ partita, la campagna elettorale di Valentina Ghio, già indicata dal Partito Democratico come proprio candidato sindaco a Sestri Levante. La diretta interessata, però, ribadisce la volontà di passare attraverso le primarie di coalizione. Nel frattempo, annuncia che, da giovedì, inizierà un percorso di “costruzione partecipata del programma”: iniziando dall’Anpi, incontrerà associazioni, frazioni, quartieri, operatori turistici di Sestri. Già, però, si pronuncia, a livello programmatico, sull’aspetto che ha suscitato le maggiori critiche all’amministrazione di cui fa parte: “Il futuro – dice Ghio – è rappresentato inoltre da una città dove si vive bene, verde, attrattiva, capace di sviluppo sostenibile e di qualità, dove il territorio è la sua prima ricchezza. Credo sia giusto ribadire che l’attuale Piano Urbanistico Comunale non è più idoneo a rappresentare la programmazione urbanistica attuale e futura. Troppo territorio è stato consumato”.

 

Di seguito, riportiamo l’intera nota diffusa da Ghio ieri sera, come una sorta di manifesto di apertura della campagna elttorale:

” Sono trascorse due settimane da quando ho dichiarato la mia disponibilità alla candidatura a Sindaco di Sestri Levante: in questi primi giorni ho registrato un clima positivo e costruttivo, con molta voglia dei cittadini di partecipare al progetto della Sestri di domani. In città ci sono energie, competenze, esperienze e figure innovative che possono dare un contributo fondamentale, è importante saperle ascoltare e coinvolgere. Perché in questi anni buona parte della politica si è spesso dimostrata distante e autoreferenziale, il sentimento che banalmente ed erroneamente si definisce “antipolitica” è in realtà molto spesso delusione e una forte richiesta di una buona politica, di pratiche trasparenti ed innovative, di confronto continuo con i cittadini, con i loro problemi e le loro richieste, di coinvolgimento nelle scelte strategiche che riguardano il loro futuro.

Al centro dev’esserci una nuova e consapevole partecipazione dei cittadini alle scelte che li riguardano. Rinnovo fortemente l’invito alle forze politiche e civiche che si riconoscono nei valori del centrosinistra a Sestri Levante, ad utilizzare lo strumento fondamentale delle primarie di coalizione per scegliere il candidato sindaco, perché permette di discutere non solo delle persone, ma anche del modello di città che si vuole, dei temi, delle priorità da affrontare. Lo abbiamo visto domenica a livello nazionale, e anche sul nostro territorio, con la straordinaria partecipazione delle persone alle primarie nazionali, come questo strumento serva nel centrosinistra per rinnovare la voglia di discutere e partecipare alla costruzione del futuro del Paese. Anche a Sestri Levante le primarie sono la strada maestra, dove le forze di centro sinistra e i movimenti civici che si riconoscono in quest’area, possono dare il potere di decidere ai cittadini, rendendoli davvero protagonisti nell’indicare la persona giusta per guidare il futuro del nostro territorio. In questo giorni ho sentito le voci di alcuni ex amministratori di Sestri Levante che hanno auspicato processi di rinnovamento, affermando nel contempo il loro voto alle primarie nazionali. Sono convinta che anche per Sestri Levante il rinnovamento debba essere deciso dai cittadini, attraverso il potente e democratico strumento delle primarie. Ho accettato la mia candidatura vincolandola all’esito delle primarie, perche penso che la decisione ultima deve essere presa dai cittadini di Sestri, elettori del centro sinistra. Mi auguro che anche chi auspica dai giornali il rinnovamento, non proponga candidature scelte fra quattro mura, scaturite dai ragionamenti di pochi adepti, ma abbia il coraggio di metterci la faccia ed affidare la decisione ultima ai cittadini attraverso le primarie. Altrimenti il rinnovamento auspicato sarebbe l’ennesima parola soffiata nel vento.

Come ho già annunciato, intendo partire da un’approfondita campagna di costruzione partecipata del programma, con incontri nelle frazioni, con le categorie, con le associazioni, con le realtà economiche, sociali e culturali del nostro territorio; utilizzando anche le nuove possibilità di confronto offerte da internet ed i social network. Ho deciso di cominciare questo viaggio il 29 di novembre dall’ANPI, perché conta il futuro, ma contano anche le radici, i valori, la memoria. Dopo questo primo appuntamento, proseguirò incontrando a partire dai primi giorni di dicembre i cittadini di alcune frazioni e quartieri e gli operatori turistici della città (insieme all’assessore regionale al Turismo Berlangieri) per cominciare il confronto sul futuro della città da un settore trainante per l’economia e lo sviluppo di Sestri.

Chi governa ha il dovere di progettare la Sestri Levante del 2020, del 2030, la città che dovrà offrire lavoro e benessere ai nostri figli. Sestri ha molteplici vocazioni, che possono convivere e moltiplicare le possibilità di sviluppo della nostra città. E’ necessario lottare per il consolidamento delle nostre importanti industrie a Sestri Levante, a partire da Fincantieri ed Arinox. Nello stesso tempo Sestri Levante vive la necessità di un cambio di passo, con maggiore apertura e sostegno verso i settori economici trainanti nei prossimi anni: a partire dallo sviluppo dell’economia turistica, intesa davvero come economia di sistema per il turismo, privilegiando filoni di turismo orientato, uscendo cosi dalle dinamiche del turismo generico. Penso ad un’economia turistica che si colleghi in primo luogo alla valorizzazione dell’economia blu e delle attività legate all’economia del mare, con le sue molteplici potenzialità’ ancora non sfruttate adeguatamente, verso uno sviluppo ambientalmente e socialmente sostenibile, che possa creare posti di lavoro. Penso allo sviluppo del turismo marino – concetto diverso dal semplice turismo balneare – in uno scenario unico per ricchezza ambientale, logistica e base di potenziale cultura dei residenti, attorno al quale ruotino attivita’ escursionistiche e di esplorazione dei fondali, legate alla pesca e alle nostre tipicita”, che si colleghi alla nostra ristorazione e all’ospitalita’, che possa dare respiro alla convegnistica di settore.

Penso all’integrazione della nostra filiera agricola di qualità nello sviluppo di un’offerta turistica legata all’enogastronomia locale ed al turismo esperienziale (ovvero il coinvolgimento diretto del turista in esperienze autentiche e genuine, turismo contraddistinto dal contatto con i residenti e l’integrazione con le peculiarità espresse dal territorio). Penso ad un sistema turistico che includa le potenzialità di sviluppo della sentieristica, portando avanti e potenziando progetti, già parzialmente avviati, di valorizzazione dei percorsi naturalistici di Punta Manara e Punta Baffe e quelli naturalistico- archeologici di Sant’Anna.

Penso ad un turismo culturalmente orientato, che tutti i dati nazionali ci dicono in forte crescita, nonostante la crisi: il Museo della Città’, ideato e progettato come polo attrattivo e dinamico, deve diventare un punto cardine per programmare l’offerta turistica del territorio, insieme agli operatori del settore. Così è’ stato pensato e così deve svilupparsi: non a caso la sua prima presentazione ufficiale e’ avvenuta alla Borsa del Turismo di Milano.

Il futuro è rappresentato inoltre da una città dove si vive bene, verde, attrattiva, capace di sviluppo sostenibile e di qualità, dove il territorio è la sua prima ricchezza. Credo sia giusto ribadire che l’attuale Piano Urbanistico Comunale non è più idoneo a rappresentare la programmazione urbanistica attuale e futura. Troppo territorio è stato consumato: non si deve più procedere attraverso varianti o singoli progetti scollegati, senza prima aver chiare le linee guida della nuova pianificazione urbanistica complessiva della città. Per questo motivo credo non si debbano discutere ulteriori pratiche di variante urbanistica, fino al termine della verifica di adeguatezza del piano urbanistico, ormai prossima. Uno degli impegni prioritari nelle prime settimane della nuova amministrazione dovrà essere l’elaborazione di un documento di linee guida per la costruzione della nuova programmazione urbanistica, centrato sui principi cardine dello stop al consumo di nuovo territorio, della tutela del suolo, della definizione della città “pubblica”, della valorizzazione e messa a sistema di aree verdi e spazi pubblici cosi come del patrimonio edilizio esistente per un miglioramento dei servizi al cittadino. Dovranno essere elaborati indirizzi che sostengano e favoriscano scelte strategiche per il futuro della citta’, che prima dovranno essere condivisi con i cittadini, con le frazioni, applicando il modello di programmazione partecipata, potenziando il modello e il metodo che ho portato avanti negli anni scorsi per Casette Rosse e il vicino Parco Pubblico programmata e curata insieme ai cittadini del quartiere.

Ascolto, partecipazione, confronto, decisione. Questo e’ il metodo che intendo portare avanti in questo primo viaggio nel nostro territorio, di cui scriverò traccia su un sito dedicato, su questi temi e sugli altri. Sono convinta che occorra farlo in maniera trasparente di fronte ai cittadini e non con tatticismi vari: le primarie saranno la strada maestra per dimostrarlo”.

Valentina Ghio