Sestri Levante, i dubbi della minoranza sul bilancio


I consiglieri di minoranza di Sestri Levante Albino Armanino, Marco Conti, Gianfranco Scartabelli e Giancarlo Stagnaro esternano i dubbi sul bilancio portato ieri sera in consiglio comunale: dal fondo cassa all’indebitamento da mutui.
A Sestri Levante i consiglieri Albino Armanino, Marco Conti, Gianfranco Scartabelli e Giancarlo Stagnaro esternano i loro dubbi sul bilancio del Comune, pratica discussa nel consiglio comunale di ieri sera. “Essendo un argomento ostico, la contabilità degli Enti Pubblici, ho ritenuto necessario di avvalermi della collaborazione di esperti del settore – spiega Conti -. Innanzitutto il dato più allarmante è il saldo di cassa al 31 dicembre, dilapidato passando dagli € 8.483.389,79 del 2014 al misero € 1.476.072,65 del 2016. Già lo scorso dicembre avevo lanciato l’allarma sul ricorso all’anticipazione di cassa, tra l’altro segnalata anche dal Collegio dei Revisori. Si tratta di una procedura prevista dalla legislazione ma che rappresenta un serio campanello di allarme sullo stato degli equilibri di bilancio: l’Ente Comune si è trovato in un momento di crisi di liquidità e per far fronte agli impegni, come ad esempio il pagamento degli stipendi, ha richiesto alla Banca Carige (che svolge le funzioni di tesoreria) un prestito temporaneo. Nel 2017-2018-2019 si prevede un ricorso all’anticipazione di cassa per € 2.000.000,00 annui: questa cifra su che basi è stata determinata? Sul fronte dell’indebitamento da mutui, proseguendo il rimborso dei prestiti in essere è pure vero che continua anche l’accensione di nuovi. Tanto è vero che il totale complessivo dell’indebitamento al 31/12/2017, 31/12/2018 e 31/12/2019 resta fermo su € 13.424.277,58. Solo di oneri finanziari, cioè interessi, noi spendiamo circa mezzo milione di euro. Altro segnale allarmante sono le poste relative all’utilizzo dei contributi provenienti dai permessi per costruire. Nel 2015 solo il 29,86 % è stato utilizzato per la copertura della spesa corrente. Percentuale che nel 2016 e 2017 schizza al 100 %. Se ancora per quest’anno la legge finanziaria permette questo giochetto dal 2018 si cambia e le relative risorse dovranno avere una destinazione ben precisa. Queste risorse in un comune dalle finanze sane dovrebbero essere investite per finanziare la spesa in conto capitale, ossia gli investimenti”.