Sestri Levante ribadisce il no alla proposta di spostare l’urologia a Rapallo

Sestri Levante ribadisce il no alla proposta di spostare l’urologia a Rapallo
Unanimità invece sul potenziamento dell’Hospice

La proposta dispostare temporaneamente urologia da Sestri a Rapallo era emersa a margine della riunione del Comitato di rappresentanza dell’Asl 4 a inizio setttimana. Pinasco: “Singolare che si discuta di spostamenti di reparti senza un piano di riorganizzazione”. 

Dopo la riunione del Comitato di rappresentanza dell’Asl 4, tenutasi a Chiavari a inizio settimana, l’assessore ai servizi sociali del Comune di Sestri Levante Lucia Pinasco, in qualità delegato presidente del Distretto sociosanitario 16, ribadisce la contrarietà allo spostamento temporaneo di urologia dal polo ospedaliero stresese a quello di Rapallo, proposta avanzata a margine della seduta da Pier Giorgio Brigati, delegato presidente del Distretto sociosanitario 14. “Ha chiesto di discutere di una eventuale presa di posizione del comitato di Rappresentanza sullo spostamento di del reparto per acuti, in maniera temporanea – riferisce Pinasco – . Una proposta che non ha avuto seguito, sia perché è singolare che si discuta di spostamenti di reparti, peraltro temporanei, senza che vi sia un piano di riorganizzazione, cosa che peraltro richiediamo da tempo, sia perché è nota la contrarietà rispetto a soluzioni anche temporanee di questo tipo. Per questo, sarebbe più utile accantonare proposte irrealistiche e irrealizzabili e che il Comitato di rappresentanza operi nel richiedere risposte sia sul piano di riorganizzazione, sia sul riordino dei distretti sociosanitari, temi più coerenti con i suoi compiti istituzionali”. L’incontro ha visto invece l’unanimità sulla proposta all’ordine del giorno di potenziamento dell’Hospice dell’Asl 4, “all’interno di un percorso che valuti anche l’idoneità dell’offerta di rsa e di percorsi socio sanitari – aggiunge Pinasco -: E’ infatti al momento riscontrabile una grande difficoltà negli ingressi all’interno delle residenze sanitarie assistenziali, a fronte della grande richiesta proveniente dal territorio”.