Slot, la proroga della legge slitta a sabato. Posizioni divise

Slot, la proroga della legge slitta a sabato. Posizioni divise
Il presidente Toti difende la moratoria

Slitta a sabato il voto sulla proroga di un anno dell’entrata in vigore della legge regionale sul gioco d’azzardo. Toti: “No al bieco furore ideologico contro il mondo del commercio”, in linea con Filippini e i manifestanti proslot in consiglio. M5S: “Il voto sabato costa 8mila euro ai liguri”.

Continua a tenere banco la polemica relativa all’entrata in vigore della legge regionale sul gioco d’azzardo. La votazione sulla proroga di un anno, inserita dalla giunta Toti all’ interno del disegno di legge urbanistico sulla soppressione del Comitato tecnico per il territorio, è slittata a sabato, dato che l’odierno consiglio regionale, iniziato alle 10, non è arrivato al voto entro la chiusura fissata alle 14. Fabio Tosi, portavoce MoVimento 5 Stelle Liguria: “Per approvare in tempo la moratoria sul gioco d’azzardo, già peraltro inserita illegittimamente in un disegno di legge sull’urbanistica che nulla ha a che vedere con le slot, Toti convoca in fretta e furia un consiglio regionale al sabato mattina, con una spesa stimata di 8mila euro. Ovviamente coi soldi dei cittadini liguri, che Toti è ormai abituato ad usare come bancomat personale. Sembra un pessimo scherzo del 1° aprile, ma purtroppo è tutto vero”. L’entrata in vigore della legge prevista il 2 maggio prossimo imporrebbe la chiusura di tutte le sale slot liguri che non rispettano le distanze minime  dai luoghi sensibili, come scuole e uffici postali.  “Abbiamo spiegato e motivato le ragioni del nostro emendamento che serve a delineare una proroga di qualche mese per costruire una legge che non sia ispirata dal più bieco furore ideologico contro il mondo del commercio e che dia un aiuto a un grave problema come quello delle ludopatie che non siamo noi a sottovalutare, ma il Governo di questo Paese, del Pd che non è riuscito a  fare ancora un provvedimento serio e sensato, visto che se lo sono fatto respingere dalla conferenza delle regioni, dove hanno la maggioranza dei governatori – ha detto intanto Toti a margine del consiglio, preannunciando che – nel giro di pochi mesi ci siederemo intorno a un tavolo con tutte le associazioni del commercio e con i medici e gli specialisti per creare un percorso che la sinistra in 10 anni non ha costruito, individuando anche incentivi fiscali per i commercianti che vogliono uscire da questo modello di business, con cure serie che l’assessore Viale sta già sperimentando, in attesa naturalmente che il Governo nazionale ci aiuti con un provvedimento serio che ci faciliterebbe il compito”. ”Senza una proroga chiuderebbero tutte le aziende liguri del settore mettendo a rischio mille posti di lavoro diretti senza contare le tabaccherie e gli esercizi commerciali’ – ha detto il rappresentante dei gestori delle sale gioco liguri Marco Filippini, mentre una sessantina di gestori di sale gioco e tabaccai ha manifestato a favore della proroga sugli spalti dell’assemblea – . Il distanziometro previsto dalla legge non permette la sopravvivenza delle slot sul territorio ligure, un dato di fatto, già accertato dai Comuni. Non rimarrebbe il gioco legale sul territorio, il gioco regolamentato dallo Stato verrebbe cancellato lasciando spazio all’illegalità”. Il Coordinamento regionale  “Mettiamoci in gioco”, che è contro la moratoria, critica invece il fatto che gli sia stato negato stamattina l’ingresso nell’aula del consiglio.