Sono otto gli indagati per la discarica di Castiglione Chiavarese


L’area di località Gavornie, oltre 50 mila metri quadrati, è stata sequestrata dal Corpo Forestale su ordine della magistratura. La “riqualificazione ambientale” era un progetto di discarica?
Sono otto gli indagati nell’ambito dell’operazione che ha portato magistratura e polizia giudiziaria a sequestrare un’area di oltre 50 mila metri quadrati a Castiglione Chiavarese, in località Gavornie. Il sequestro è avvenuto ieri per mano del Corpo Forestale dello Stato. Nel registro degli indagati sono finiti i membri della commissione edilizia del Comune, vale a dire il sindaco Giovanni Collorado, Gianni Peruggi, Giacomo Bregante e Daniele Granara; sotto indagine sono poi Luigi Neve, proprietario dei terreni sequestrati, Paolo Neve, committente delle opere ed amministratore unico della Neve srl, Gabriella Maria Innocenti, capofila dei progettisti incaricati dalla Neve srl e Cristiano Riccamboni, direttore dei lavori. La Neve srl per vent’anni aveva cercato di farsi approvare, senza successo, il progetto per la realizzazione di una discarica di inerti. Lo stesso progetto è stato ripresentato nel 2010, con minime modifiche, e con il nome di “riqualificazione ambientale”. Secondo gli inquirenti, solo un escamotage per evitare le procedure di autorizzazione necessarie per la realizzazione di una discarica. La scorsa primavera è arrivata l’autorizzazione, ma ora i lavori sono stati fermati dalla magistratura.