Tigullio Possibile: “L’arrivo dei migranti alla Besanza è un’opportunità”

Tigullio Possibile: “L’arrivo dei migranti alla Besanza è un’opportunità”
Matteo Brugnoli, portavoce di Tigullio Possibile

Rinnoviamo l’appello alla società civile di Lavagna nell’adoperarsi e collaborare per mettere in campo tutti gli strumenti a disposizione anche per un confronto sul tema in modo costruttivo e democratico, e rendere così possibile questo momento di accoglienza un’occasione di crescita e di scambio culturale oltre che umano”.

“Dall’incontro pubblico di ieri pomeriggio in Comune a Lavagna, convocato dal commissario prefettizio Paolo D’Attilio, è emerso che nessun ente, associazione o privato ha dato la propria disponibilità ad accogliere i migranti in strutture di proprietà o in gestione”. A ribadirlo è il Comitato Tigullio Possibile che aggiunge che “questa situazione costringe il commissario ad individuare un luogo pubblico da adibire a centro di accoglienza con moduli abitativi. Come spesso accade in questi casi, quando l’unica soluzione percorribile è quella sopra indicata, la via da seguire è l’apertura di centri dove nei moduli abitativi vengono tendenzialmente ospitati gruppi di sole donne oppure gruppi di soli uomini, come per quello ipotizzato alla Besanza di Cavi Borgo. La famiglie con bambini in via preferenziale vengono avviati verso i Comuni che mettono a disposizione appartamenti o edifici, come prevede il sistema Sprar, Sistema di protezione richiedenti asilo e rifugiati – prosegue Tigullio Possibile – e che non siano perciò moduli abitativi come quelli invece previsti a Lavagna. Nel centro di Cavi, che sarà operativo tra aprile e maggio, verranno avviati corsi di lingue e perciò ci sarà bisogno di personale qualificato che possa svolgere l’incarico, riteniamo che questa sia certamente un’opportunità lavorativa e di crescita culturale per chi verrà scelto per tale ruolo. Rinnoviamo – conclude il comitato – l’appello alla società civile di Lavagna nell’adoperarsi e collaborare per mettere in campo tutti gli strumenti a disposizione anche per un confronto sul tema in modo costruttivo e democratico, e rendere così possibile questo momento di accoglienza un’occasione di crescita e di scambio culturale oltre che umano”.