Tribunale, tutti contro il ministro

Commenti fortemente negativi al decreto che non ferma la chiusura. Levaggi: “Totalmente insoddisfatto”. Trossarello però rilancia: “Serriamo le fila, cerchiamo idee e ripartiamo”.

Sono decisamente negative, tutte le reazioni al provvedimento deciso, ieri, dal Ministero della Giustizia, che conferma la chiusura del Tribunale di Chavari, assegnando solo un massimo di due anni per lo smaltimento delle cause civili già aperte e giustificando la decisione con il volume medio delle pratiche risolte, annualmente, nel Tigullio. Il sindaco di Chiavari, Roberto Levaggi, si dichiara “totalmente insoddisfatto” e si chiede se dovrebbe finanziare il trasferimento nel nuovo Palazzo di Giustizia di corso De Michiel per occupare, di fatto, due stanze o poco più. Mentre quella del trasferimento rimane, effettivamente, questione aperta, anche il senatore Vito Vattuone, unico rappresentante del Tigullio in Parlamento, parla di “risposta gravemente insufficiente, in generale e rispetto alle attese”. Immediatamente, dal profilo Facebook che era stato cassa di risonanza della grande battaglia pro – Tribunale, il presidente del comitato, Gabriele Trossarello, aveva espresso la profonda delusione ed amarezza. A seguire, però, ha anche deciso di rilanciare la battaglia: “Riorganizziamo le fila e le idee – dice – coordiniamoci e torniamo a spingere sull’acceleratore tutti insieme…”. Molti, sempre sui social network, oggi commentano la decisione del ministro raccontando di una notte insonne e di tanta rabbia. Particolarmente stupita è la presidente del Tribunale, Elisabetta Vidali, che spiega: “Prendiamo atto del provvedimento che riteniamo incomprensibile, poiche’ per quanto riguarda la realta’ di Chiavari non abbiamo arretrato nella sezione civile”. “Con questo provvedimento si chiude un ufficio che funziona”, commenta, invece, il procuratore, Francesco Cozzi, che conclude: “Non si e’ avuta la voglia o la capacita’ di analizzare i dati relativi a Chiavari con il suo lavoro e le sue caratteristiche”.