Tribunali chiusi: via libera dalla Regione al referendum abrogativo

Tribunali chiusi: via libera dalla Regione al referendum abrogativo
Il referendum salverà il nuovo tribunale?

Il consiglio regionale ha approvato all’unanimità la richiesta di un referendum per abrogare il decreto di riforma della geografia giudiziaria. Ma nei commenti spuntano i distinguo.

Il consiglio regionale ha approvato all’unanimità la richiesta di referendum abrogativo in merito al decreto di riforma della geografia giudiziaria. Si tratta del decreto sulla base del quale è stato chiuso il tribunale di Chiavari, insieme in Liguria a quello di Sanremo. L’assemblea ha poi designato i consiglieri Marco Melgrati del Pdl e Massimo Donzella dell’Udc a depositare presso la Corte di Cassazione la proposta di referendum abrogativo. Sono otto in Italia le Regioni che hanno proceduto con analoga iniziativa, ben più dunque delle cinque previste come numero minimo dalla Costituzione.

Non mancano ovviamente i commenti su quanto deciso stamattina dal consiglio regionale. “Chiedere l’eliminazione di un provvedimento come quello che prevede la chiusura delle sedi minori dei tribunali su tutto il territorio nazionale è una questione di buon senso”, sostiene Marco Melgrati del Pdl. Francesco Bruzzone della Lega Nord punta invece il dito contro le forze politiche che in campagna elettorale hanno promesso di difendere i tribunali di Chiavari e Sanremo e che oggi sostengono invece il Governo Letta che sta portando avanti il decreto di soppressione. Bruzzone sottolinea al contrario la coerenza sul tema della Lega Nord. Ezio Chiesa di Liguria Viva teme invece che il referendum abrogativo non risolverà i problemi dei tribunali di Chiavari e Sanremo. “Si corre il rischio che la toppa sia peggiore del buco – teme Chiesa – Il referendum tende infatti a salvare tutti i tribunali che sono stati soppressi, anche quelli minori che, a ragione di logica, non hanno motivo di esistere”.