Turismo, ottima apertura con Pasqua


Ancora presto per i dati definitivi ma l’andamento della giornata di ieri ha dimostrato come gli alberghi fossero pieni. “Ma la questione va affrontata più in profondità”, dice Franco Orio.
Riportiamo l’intervento di Franco Orio, presidente di Portofino Coast, in onda questa mattina all’interno del nostro programma “RadioAzione”.
Dopo la Pasqua, che di fatto apre la stagione turistica, il comprensorio si trova a tracciare i soliti consuntivi. Le previsioni di Fedaralberghi solo qualche giorno fa parlavano di un percentuale di italiani pari all’85,1% che per vari motivi sarebbe rimasta a casa. I nostri alberghi sembrano però aver registrato un buon andamento. Cosa può dirci a riguardo?
E’ ancora troppo presto per avere dati attendibili sulle presenze del periodo Pasquale. Le prenotazioni per questi giorni erano già molto buone nei giorni immediatamente precedenti la Pasqua quando molti alberghi registravano il tutto esaurito, e questo fa pensare a risultati soddisfacenti per il nostro comprensorio.
Ma non è certo compiacendoci dei risultati ottenuti in occasioni così speciali che possiamo pensare di risolvere i problemi del turismo locale.
Questo rito, che si ripete ogni anno anche sui media, di parlare di turismo quasi soltanto a Pasqua e Ferragosto, è per me soltanto una cattiva abitudine, retaggio di una cultura turistica di vecchio stampo, che ormai dovremmo superare.
E’ durante tutto l’anno che a mio avviso bisognerebbe parlare di turismo, e bisognerebbe farlo a tutti i livelli, non solo sui media, ma anche nelle sedi in cui vengono in qualche modo decise le politiche di sviluppo del nostro comprensorio, che necessariamente devono riguardare anche l’economia del turismo.
Questo purtroppo non avviene, e ogni anno ci ritroviamo con i giornali zeppi delle solite interviste ad albergatori o rappresentanti del settore, che ripetono inevitabilmente le solite cose: e’ andata bene, o male, c’era gente oppure no, il tempo ci ha aiutato, oppure è stato negativo etc…
Che cosa vorrebbe si dicesse quando si parla di turismo nel nostro comprensorio? Quali sono i temi più scottanti e attuali che anche i media dovrebbero affrontare?
Per parlare di turismo bisognerebbe intanto non limitarsi alla superficie del problema. Il turismo è una questione complessa, un settore economico che di fatto attraversa in modo trasversale molti altri settori della nostra economia, per proporre un prodotto nuovo, che è tanto più convincente e vincente quanto più legato ad un territorio consapevole dei propri valori e delle proprie potenzialità.
I media potrebbero svolgere una importante funzione nel diffondere una vera cultura del turismo, che non deve essere solo retaggio degli operatori del settore, ma piuttosto deve essere diffusa e condivisa da tutti coloro che su un territorio vivono e lavorano.
Per fare questo dovrebbero però affrontare le questioni in modo più approfondito, svolgendo inchieste, raccogliendo testimonianze, documentandosi e rielaborando le informazioni in modo critico e costruttivo.
Ci sono argomenti, come per esempio quello relativo alla mancanza di un centro per congressi ed eventi aggregativi, che limitano fortemente le nostre possibilità di lavorare anche durante l’inverno, o alla mancanza di strategie comprensoriali per il turismo, che vengono trattati alla stessa stregua di argomenti molto più circoscritti e limitati e talvolta la ricerca della notizia fine a se stessa viene privilegiata rispetto all’esigenza di un’informazione esauriente e di un vero e proprio approfondimento.