“Turismo penalizzato dal cattivo tempo”

Franco Orio, presidente di Portofino Coast
Franco Orio, presidente di Portofino Coast
Franco Orio, presidente di Portofino Coast

L’estate 2014, sinora, con il freno a mano tirato. Franco Orio su Radio Aldebaran: “Ormai tutti decidono in base alle previsioni on line. Dobbiamo offrire proposte valide anche con la pioggia”.

Riportiamo, di seguito, l’intervento di Franco Orio, presidente del Consorzio Portofino Coast, di questa mattina, all’interno del nostro programma RadioAzione.

La forte variabilità delle condizioni meteo di questo primo scorcio d’estate sta penalizzando il turismo locale. Cosa dicono gli operatori del settore?
“Che il settore turistico sia fortemente influenzato dall’andamento climatico è fuori discussione. Un’estate come questa, caratterizzata da una spiccata variabilità del meteo, con una anomala presenza di perturbazioni che in questo mese di Luglio stanno disturbando anche i fine settimana, è certamente un fattore fortemente negativo che non mancherà di condizionare le performance di questa stagione turistica.
Ormai qualsiasi persona si mette in movimento, per una vacanza o anche per un week-end, per prima cosa consulta le previsioni meteo, al punto che alcuni siti specializzati stanno ottenendo risultati straordinari proprio grazie a questa tendenza sempre più spiccata.
Recentemente il Presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca ha parlato in modo esplicito di “ meteo terrorismo”, dando voce ad una polemica che si è scatenata tra gli albergatori, stanchi di vedersi danneggiati da previsioni meteo catastrofiche, a volte anche inesatte.
Gli albergatori sostengono che spesso, proprio per inseguire l’audience , e in presenza di situazioni meteo non chiare, che purtroppo di questi tempi sono abbastanza frequenti, questi siti specializzati optano per l’ipotesi più funesta. Battezzano con nomi epici anche le normali perturbazioni e in questo modo scoraggiano i turisti a muoversi , danneggiando il comparto delle imprese ricettive, come è avvenuto per esempio a Pasqua in Liguria.
Le App relative al meteo sono fra le più scaricate, e la grande visibilità di questi siti ( di natura privata) genera importanti profitt”i.

Che cosa possono fare gli operatori per tutelarsi?
“Purtroppo credo che sia abbastanza difficile contrastare questa tendenza.
Ormai chiunque, in qualsiasi momento della giornata può consultare facilmente la rete e controllare le previsioni meteo, e in un mondo in cui la pianificazione delle vacanze sta diventando sempre più rara, è facile farsi condizionare. Certo le previsioni sbagliate, soprattutto in momenti di grande movimento turistico, non giovano neppure a chi le fa, perché naturalmente la credibilità di un sito meteo dipende anche dalla sua attendibilità. Ma i danni prodotti sono difficilmente recuperabili.
Tuttavia una destinazione turistica dovrebbe preoccuparsi anche di altre cose. Per esempio dovremmo essere capaci di offrire valide alternative a coloro che visitano le nostre località, anche nell’eventualità di giornata piovosa, o in periodi diversi dall’alta stagione. Non solo mare e spiaggia, ma anche proposte per lo sport, l’enogastronomia, il divertimento, spettacoli, luoghi di ritrovo, iniziative culturali etc…. per rendere la vacanza godibile anche senza il sole. Le condizioni climatiche stanno cambiando un po’ ovunque, e non possiamo più far conto solo sul bel tempo per attrarre e mantenere flussi turistici interessanti”.