Turisti che uccidono le meduse, Ayusya: “Vadano altrove”
L’associazione Ayusya si unisce alla protesta di alcuni cittadini che si scagliano contro l’uccisione delle meduse che al momento si presentano numerose nelle acque del territorio: “I turisti impauriti vadano altrove”.
L’associazione Ayusya di San Colombano Certenoli si scaglia contro l’uccisione delle meduse che popolano i mari del territorio. Il gruppo fa sua la lamentela di alcuni cittadini che hanno scritto all’associazione per evidenziare quanto accade sulle spiagge liguri e in particolare sulle spiagge di Riva Trigoso e Portofino: “I bagnanti, in particolare turisti in villeggiatura hanno l’abitudine di pescare le meduse e portarle a riva oppure tenerle sulle canoe per ucciderle”. I turisti, secondo quanti riportato nella lettera inviata agli animalisti, “si sono giustificati dicendo che posso essere un pericolo per i bagnanti, ma – prosegue – in tre giorni che ho fatto continuamente il bagno in quelle acque non ho mai sentito nessuno lamentare attacchi da parte delle meduse”. La richiesta è che siano messi in atto controlli ed eventuali multe per chi uccide le meduse, al momento presenti in cospicuo numero a causa, secondo Ferdinando Boero, del dipartimento di biologia marina dell’Università del Salento, della sovrappesca e del riscaldamento globale. Ayusya ha annunciato di voler sottoporre la questione alla Capitaneria di Porto, che conclude: “Non abbiamo cubomeduse, al massimo il contatto con le meduse potrà provocare un bruciore, ma se il fastidio psicologico è tale da non sopportare la vicinanza di un abitante del mare, il turista potrà sempre andare altrove”.