Ubriaca al volante ma niente carcere


Una donna di Firenze ottiene dal giudice di Chiavari la sola pena ai lavori socialmente utili: “Colpa dell’incidente era stato il cellulare, non lo stato di ebbrezza”.
Era stata colta ubriaca al volante della propria auto. Dopo un processo con tiro abbreviato, il Gup del Tribunale di Chiavari non l’ha condannata ad otto mesi di carcere, come richiesto dal pm, ma a 168 ore di lavori di pubblica utilità. La donna, maestra di sci, residente a Firenze, aveva provocato un incidente lungo la A12, un anno fa, di ritorno dalla Valle d’Aosta, dove aveva festeggiato l’ottenuto brevetto che la autorizzava ad insegnare sci. Ha evitato il carcere spiegando di aver avuto l’incidente non per l’alcol ingerito, ma per essersi distratta a guardare il cellulare.