Ufficio postale di Bargone, nuove polemiche a Casarza Ligure

Ufficio postale di Bargone, nuove polemiche a Casarza Ligure
L'ingresso dell'ufficio postale di Bargone

Il gruppo “Insieme per Casarza” contesta: il sindaco ne aveva già annunciato la riapertura nel marzo del 2010. E lamenta: “Si deve potenziare anche la sede di Piazza Aldo Moro”.

L’annunciata riapertura dell’ufficio postale di Bargone è il motivo di una nuova polemica del gruppo “Insieme per Casarza” nei confronti dell’amministrazione comunale. Il gruppo ricorda come già nel marzo del 2010 il sindaco Claudio Muzio avesse annunciato come imminente la riapertura e nega che per “Insieme per Casarza” la riapertura fosse “un sogno irrealizzabile” come invece affermato dal primo cittadino. Nel merito poi il gruppo afferma: “Visto che l’amministrazione comunale in cambio dell’apertura dell’ufficio di Bargone una mattina alla settimana ha ceduto, verosimilmente, servizi onerosi per il Comune a Poste Italiane, riteniamo che sarebbe stato più opportuno se l’amministrazione avesse coordinato meglio i propri sforzi anche per potenziare la sede di Piazza Aldo Moro, dove spesso i cittadini sono costretti a code chilometriche per una semplice raccomandata”. “Insieme per Casarza” domanda inoltre se l’ufficio di Bargone sarà gestito da dipendenti già in servizio a Casarza, con conseguente peggioramento del servizio per il capoluogo, e contesta la pista d’accesso realizzata all’ingresso dell’ufficio.