Una organizzazione criminale operava in città
Frodi fiscali e buste paga finte emesse ad immigrati irregolari: polizia e guardia di finanza hanno arrestato tre pregiudicati. Uno è il boss della ‘ndrangheta residente a Chiavari. Una vera e prorpia organizzazione criminale operante anche a Chiavari è stata sventata dall’azione congiunta della Guardia di Finanza e del commissariato di polizia cittadino. L’organizzazione lavorava su due binari. Il primo, sul quale indagano le fiamme gialle, era quello della frdoe fiscale. Attraverso una società fittizia che avrebbe avuto sede nel Basso Piemonte, i componenti della banda si assicuravano cospicue entrate dall’emissione di fatture false. Al contempo, gli agenti di polizia coordinati dal vice questore Giannina Roatta stanno indagando sul favoreggiamento dell’immigrazione clandeastina. L’organizzazione permeteva infatti l’ingresso in Italia di numerosi stranieri, e li faceva lavorare “in nero”, concordando però con loro il pagamento di buste paga fittizie, e lucrando ogni mese la somma di 500 euro per ogni straniero. Gli extracomunitari ottenevano il permesso di soggirono attarverso le buste paga, e fornivano soldi alle tre persone che sonostate indagate nell’ambito dell’operazione. Si tratta di tre pregiudicati, due del basso Piemonte ed uno di orginie calbrese, residente a Chiavari, già noto per i suoi legami con la ‘ndrangheta, e già indagato per usura, truffa, detenzione abbusiva di armi, induzione alla prostituzione ed altro.