Vicenda Lames, i sindacati insistono: “L’unica soluzione è il trasferimento”

Nessun timore per lo spostamento di alcune linee produttive in Serbia, ma la Lames deve trasferirsi a Cicagna. E l’unico modo, affermano i sindacati, è consentire all’azienda la lottizzazione a Sampierdicanne.

Hanno scelto una conferenza stampa congiunta le delegazioni dei metalmeccanici di Cgil, Cisl e Uil , insieme alle RSU, per prendere posizione in merito alla vicenda Lames. I sindacati garantiscono che non c’è nessun pericolo che l’apertura di un nuovo stabilimento in Serbia possa in qualche modo modificare i piani dell’azienda, prevedendo un abbandono dell’Italia. Nel paese dell’est la ditta trasferirà alcune realtà produttive, mentre altre catene saranno riportate in Italia. La scelta è dettata dalla necessità di seguire la Fiat nella ex Jugoslavia. Il pericolo, sostengono i sindacati, è che l’azienda si trasferisca interamente all’estero se non le verrà concessa l’operazione di trasferimento a Cicagna. Sul punto molte critiche si sono levate negli ultimi tempi, in particolare legate al progetto di edilizia residenziale a Sampierdicanne. “I politici – dicono i sindacati – potevano occuparsi prima della questione, visto che il primo protocollo d’intesa risale al 2007, e non aspettare di essere a ridosso delle elezioni di Chiavari. Ormai non ci sono alternative al progetto di lottizzazione di Sampierdicanne, benché le perplessità dei cittadini siano comprensibili. Ma se non si arriva al trasferimento, la prospettiva è quella della disoccupazione per 400 lavoratori”.