Viene controllato il 60% delle calderine
Tra le calderine abitualmente controllate c’era anche quella che ha provocato la tragedia sfiorata a Lavagna. Si discute di una bbassamento dei costi delle manutenzioni, per renderle più frequenti. Sono in maggioranza controllate regolarmente le calderine utilizzate negli impianti di riscaldamento delle abitazioni. Tuttavia, il 30 – 40% delle calderine sfugge a questa regola, e potrebbe anceh rappresentare un pericolo. Sono i dati diffusi dall’assessore all’ambiente della provincia di Genova, Renata Briano, in risposta ad una interrogazione del consigliere di Forza Italia Maurizio Barsotti, che a sua volta muoveva dall’episodio avvenuto a Lavagna. Tra gli impianti che vengono sottoposti a regolare controllo vi era anche quello di via Sciaccaluga, che ha perso monossido di carbonio per l’ingresso di un piccione nella canna fumaria. Il costo dei controlli da parte della ditta convenzionata con la provincia sembra abbastanza esoso: 130 euro per le calderine tra i 35 ed i 58 chilowatt, 240 sino ai 350 chilowatt, e 310 euro per potenze suoperiori: “Il contratto con la ditta Multiservice scade nel novembre 2005” dice Briano. “Sarà possibile rinegoziare allora tali tariffe”.