Violenze sui disabili, il cambio di gestione si complica

Il problema riguarda gli alti costi di gestione e l’assorbimento del personale (escluso quello coinvolto nell’inchiesta). Ieri si sono incontrate la proprietà entrante e uscente, lunedì ci sarà l’incontro decisivo organizzato dalla Regione.

Gli alti costi di gestione rendono più complicato il passaggio al nuovo proprietario per la casa di cura I Cedri di Reppia di Ne, al centro dell’inchiesta che ha visto finire agli arresti domiciliari sette persone, più tre indagate a piede libero, per violenze e abusi sui giovani disabili ospiti della struttura. Ieri, secondo quanto riportato dal Secolo XIX, c’è stato l’incontro fra la presidente della società uscente e due tecnici incaricati da quella entrante e si è discusso delle problematiche, quella appunto relativa agli alti costi gestionali, ma anche quella inerente l’assorbimento dei lavoratori: una ventina, tolti i dieci coinvolti nell’inchiesta, troppi rispetto a quello che il consorzio vorrebbe, visto che ha già personale in abbondanza. I sindacati, per questo, sono già sul piede di guerra e per vedere come proseguirà la vicenda occorrerà attendere lunedì, quando in Regione si terrà l’incontro decisivo da lei convocato sul cambio di gestione. Il rischio, se non si trovasse un accordo, è che la struttura chiuda e gli ospiti siano costretti a migrare altrove: una possibilità che, per le relative conseguenze, preoccupa non poco i famigliari dei disabili, che hanno già incontrato in proposito il presidente della Regione Claudio Burlando.